Lateralus

Dimenticate tutto quello che avete ascoltato finora. Dimenticate lo stile canzone, gli assoli, la dedica all'amata o alla supercar. Prendete un paio di cuffie, chiudetevi in una stanza, spegnete la luce ed immergetevi nel "Mondo" Latelalus. Vi troverete protagonisti di un viaggio in cui l'itinerario è il vostro Io, i vostri affetti, il vostro rapporto col mondo e con la spiritualità. Un muro del suono fa da cornice con serrate ondate di vibrazioni "magiche", una voce inumana, demone ed angelo allo stesso tempo, scandisce l'eco dei vostri pensieri e tutto ciò che potete fare è abbandonarvi a questa "esperienza". I Tool con questo album hanno superato ogni concetto musicale, meritandosi la fama che li vuole nell'olimpo della musica.

Da amante del rock devo dire che spesso mi trovo ad ascoltare band degli anni 60, 70, 80, e soprattutto 90... dopodiché, qualche band ascoltabile, qualche revival, tanti singoli riusciti, ma niente di veramente nuovo o trascendentale. Eccezion fatta per i Tool: i loro dischi sono capolavori unici, non somigliano a nessun'altra band, hanno innovato e ridefinito un genere e sono stati gli unici a riuscirci negli ultimi 15 anni. Se Aenima e 10.000 Days sono dischi fantastici, a mio avviso il migliore resta questo 'Lateralus', assolutamente impareggiabile. Da ascoltare e riascoltare.

Originali, grooveggianti, unici...si...stiamo parlando dei Tool. Lateralus è un album che arriva in faccia, che sveglia, che desta dalla monotonia, dalla noia, dalla apatia. Lateralus è un tornare nelle viscere, nelle proprie profondità dove si sente l'esco. L'espansione dell'Idea. In faccia