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Libri al rogo. La cultura e la guerra all'intolleranza
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Descrizione


Un atto d’amore per i libri e il pensiero libero. Un infuocato manifesto a favore della libertà d’espressione e in difesa di una tolleranza che non ammette deroghe.

«Da qualche anno a questa parte, nell’Occidente democratico i roghi dei libri, i falò delle opere d’arte, hanno ripreso ad ardere con una certa intensità. Se stentiamo a percepire l’odore di bruciato è perché ora il rogo dei libri si chiama censura.»

I libri hanno sempre fatto paura, perché le loro pagine possono diffondere il seme della conoscenza, della scoperta, di una pericolosa libertà. Lo stesso è accaduto con quadri, canzoni, film e spettacoli teatrali capaci di conquistare l’emozione del pubblico con la stessa intensità con cui hanno attirato l’avversione di chi ne contestava i princìpi. Dittatori e benpensanti si sono accaniti contro le opere accusate di turbare l’ordine costituito, impedendone la diffusione e perseguitando gli autori.
Negli ultimi decenni, ai roghi in piazza si è sostituita una pratica solo apparentemente meno feroce: una censura sottile eppure implacabile, ispirata ai più nobili motivi ma che rischia di sconfinare nel fanatismo più intollerante. Nel suo nome si mettono all’indice registi e scrittori, si coprono dipinti e si alterano i classici che offendono la sensibilità contemporanea.
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Dettagli

2019
7 novembre 2019
135 p., Brossura
9788834601273

Conosci l'autore

Pierluigi Battista

1955, Roma

Pierluigi Battista è inviato e editorialista del «Corriere della Sera», di cui è stato vicedirettore dal 2004 al 2009. Ha lavorato come inviato alla «Stampa» e come condirettore a «Panorama». Per La7 ha condotto il programma «Altra Storia» (2003-2007). Fra i suoi libri ricordiamo: La fine dell'innocenza. Utopia, totalitarismo e comunismo (Marsilio, 2000), Cancellare le tracce. Il caso Grass e il silenzio degli intellettuali italiani dopo il fascismo (Rizzoli, 2007), La fine del giorno. Un diario (Rizzoli, 2013), I libri sono pericolosi, perciò li bruciano (Rizzoli, 2014), Mio padre era fascista (Mondadori, 2016) e A proposito di Marta (Mondadori 2017).

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