(Serodino, Santa Fe, 1937 - Parigi 2005) scrittore argentino. Sceneggiatore e autore di romanzi e liriche, ha fatto riferimento ai miti, alle tradizioni e alla storia argentine (secondo i modelli del realismo e del regionalismo) senza disdegnare lo sperimentalismo. Ha mostrato un certo gusto, di tipo onettiano, per la ripresa di personaggi in romanzi diversi. Fra le opere si ricordano, oltre ai racconti, i romanzi filosofico-storici (L’arcano, El entenado, 1983, nt, favola filosofica sulla scoperta delle Americhe; L’occasione, La ocasión, 1986, nt; Le nuvole, Las nubes, 1997, nt), i romanzi che evocano il clima di violenza politica sotto la dittatura (Nessuno, nulla, mai, Nadie nada nunca, 1980; Glossa, Glosa, 1985), la raccolta poetica L’arte di narrare (El arte de narrar, 1977, nt, che mescola programmaticamente lirismo e intenzione narrativa) e saggi critici di successo, tra i quali Il fiume senza rive (El río sin orillas, 1991, nt).