Personalmente, definirei protagonista principale del romanzo, proprio il Libri di Libri, il libro dalla strana copertina preso in prestito da Luca nella libreria. Questo perché, si tratta di un libro speciale in grado di raccontare la storia giusta al momento giusto, ed è proprio ciò che accade a Luca, il quale, dopo una fase che si può quasi definire depressiva che rischiava di arrivare ad un punto di non ritorno, grazie alla lettura di questo libro riesce oltre a trovare la forza di andare avanti, anche a ritrovare se’ stesso. Quindi, se per Luca questo racconto diventa per lui una specie di "secondo padre " a cui chiedere saggi consigli, il lettore, dall’intero libro può trarre un doppio insegnamento dal momento che è come se leggesse due libri in uno. In realtà gli insegnamenti che si possono trarre da questo racconto sono molteplici, sta a noi cogliere quelli che fanno al caso nostro. Inoltre, molti sono anche i messaggi lanciati da questo libro come quello di evidenziare l’importanza della lettura che se presa sul serio può addirittura diventare appassionante e stimolante. Questo libro, è di facile comprensione poiché presenta frasi abbastanza semplici; per questo motivo, lo giudicherei adatto ad un pubblico a partire dall’età di 11 anni. Allo stesso tempo però, il racconto, nonostante la storia di fondo può apparire banale ai ragazzi più grandi, è ricco di metafore che necessitano di un pubblico un po’ più maturo per comprenderne a pieno il vero significato.
