Live at the Bird's Eye

Bebop Hard and Postbop - L’organo Hammond B3 è uno strumento molto speciale: è una sorta di universo musicale a sé, allo stesso tempo segreto e straripante e capace di richiamare alla memoria lontani ricordi e speranze. In “Live at the Bird’s Eye”, l’Organ Trio, formato da Claude Schneider, Pierre-Luc Vallet ed il fondatore di casa Tcb Peter Schmidlin, purtroppo prematuramente scomparso dopo questa sua ultima collaborazione artistica, si è ispirato alla formazione più famosa degli anni ’50 ed ha messo insieme tre strumenti le cui sonorità si completano a vicenda: l’organo Hammond B3 suonato da Vallet, la chitarra di Schneider e la batteria di Schmidlin. L’Organ Trio propone allo spettatore le sonorità e lo spirito ‘Blue Note’ degli anni ’50 e ’60 per poi ampliarsi includendo sonorità più contemporanee, ricordando il grande pianista ed organista americano Larry Goldings. “Live at the Bird’s Eye” propone alcuni originali di Schneider e Vallet, oltre ad alcuni brani di compositori molto amati dai tre musicisti come Duke Ellington, Peter Bernstein e Joey Calderazzo, avvalendosi anche di un altoparlante rotante Leslie, ideato negli anni ’40 come complemento ai primi organi Hammond a ruote, che amplifica il suono dell’organo in una sorta di movimento girevole come fosse la luce di un faro che avvisa gli ascoltatori di un’imminente ondata di puro swing. “Live at the Bird’s Eye”, registrato live nell’omonimo jazz club di Basilea il 24 settembre del 2011, è un album che unisce divertimento e groove e che immortala il talento indimenticabile di Peter Schmidlin, un fine musicista e produttore che tanto ha dato al panorama musicale jazz svizzero.