Live at Onkel Po's Carnegie Hall Hamburg

Una delle pagine più affascinanti della storia del jazz è stata scritta dagli “americani in Europa”: maestri provenienti dalla patria del genere che la lasciavano per svariate ragioni. Negli anni ’50 il Vecchio continente diventò così la nuova casa di alcune grandi star del jazz. Tra di esse, anche Johnny Griffin. La sera dell’8 agosto 1975, quando si esibì all’Onkel Pö in testa a un illustre quintetto, si era appena stabilito in Olanda e sarebbe rimasto in Europa quasi ininterrottamente fino alla morte. Avrebbe fatto parte della big band di Kenny Clarke e Francy Boland, della Rhythm Combination & Brass di Peter Herbolzheimer e figurato come guest nella band di Klaus Doldinger. Quella sera i musicisti accanto a lui diedero il meglio di sé: Art Taylor alla batteria, Niels-Henning Ørsted-Pedersen al contrabbasso, lo spagnolo Tete Montoliu al piano e Eddie Davis al sax. Griffin, re incontrastato delle “storie infinite”, rivive in questa registrazione entusiasmante, con le sue innumerevoli citazioni musicali e i suoi monologhi-fiume al sax.