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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2014
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I grilli della malizia e le mille note del corteggiamento, il desiderio incessante e le promesse disattese, perché alla fine è sempre lei che sceglie, che gestisce, che ordina. Mirandolina, la creatura che tutti rincorrono, che ardono di possedere, è in realtà la vera burattinaia di un maschile alle corde, stentatamente goffo e infantile per entrare nelle grazie di una donna che semina vanità fra i suoi tavoli ma riesce lo stesso a tener testa a chiunque col suo spirito pratico, con una conoscenza chiara e naturale di chi la attornia. Non c'è tempo per ventagli e lustrini, c'è il suo lavoro. Qualche dolce sguardo si può concedere, persino - come accadrà - la deliberata volontà di mettere in mezzo l'arrogante cavaliere di Ripafratta, orrendo lamentoso dei servizi della locanda. E tuttavia saranno sempre seduzioni sfiorate, speranze affossate, niente che travalichi un impegno, un progetto affettivo. La frizzante bellezza del testo è però proprio in quei momenti nei quali l'illusione si dà, quei passaggi nei quali la tentazione provoca con le leggi della carne una possibilità esaudita, il quasi afferrato, la vanteria finalmente assolta. Il genio di questa donna si rivelerà più accorto e tradizionale dei tanti volteggi pavoneschi dei suoi spasimanti. E' in sostanza un tributo a un'emancipazione autentica contro le patinate aristocrazie del vizio ozioso fine a se stesso, il lavoro come intento a determinarsi oltre le comode espansioni di una vita di piaceri. Dirà a Fabrizio, il servitore innamorato di lei: "Ma che credi tu ch'io mi sia? Una frasca? Una civetta, una pazza? Che voglio fare dei forestieri che vanno e vengono? Se li tratto bene lo fo per mio interesse, dè regali non ne ho bisogno. So chi merita e so quello che mi conviene". Eccola qui la furba matassa della trama, semplice nel suo andamento e insieme uguale a un piccolo trattato sociale; il ricco irriso e l'onesto lavorante che se lo gira e rigira come vuole. Goldoni premia l'intelligenza, premia il cuore.
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