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Il primo film sonoro di Fritz Lang
Il terrore regna nella città di Dusseldorf. Un "mostro" inafferrabile ha già ucciso molte bambine senza che la polizia abbia ancora potuto interrompere la tragica serie di delitti. La caccia al criminale è condotta sia dalla polizia sia dalla potente organizzazione dei ladri della città, che vede nei delitti, e nel conseguente aumento della vigilanza e degli arresti, una seria minaccia alla propria vitalità.
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Capolavoro del cinema tedesco!
“M - Il mostro di Düsseldorf” (Germania, 1931) è un film diretto dal regista, sceneggiatore e scrittore austriaco naturalizzato statunitense Fritz Lang (1890-1976). Il film si ispira, anche se abbastanza alla lontana, agli efferati crimini commessi in Germania negli anni Venti da Fritz Haarmann e Peter Kürten. La trama, in breve, è la seguente: un’intera città è del tutto terrorizzata da un assassino psicopatico, Hans Beckert, splendidamente interpretato da un grande Peter Lorre, icona del cinema noir. Nessuno riesce ad acciuffare il maniaco perché è un uomo grigio e comune… forse per questo ancora più inquietante. Catturato dal popolo, verrà sommariamente processato e condannato a morte, ma l’arrivo della polizia… “M” è uno dei primi film parlati di Fritz Lang in cui si fondono le tecniche altamente espressive del cinema muto con la stupefacente modernità di un sonoro capace di gelare, come quando il mostro parla con la sua vocina da chioccia o quando si aggira nella notte fischiando un sinistro motivetto. Ancora, il monologo dell’assassino, nella sua difesa finale davanti al tribunale formato dai criminali della città, è un qualcosa da antologia! Lang, in questa meraviglia cinematografica, ritrae benissimo sia i facili entusiasmi della folla (i tentativi di linciaggio del mostro) sia i dubbi legati alla pena di morte per delitti abietti (è giusto mettere a morte una persona comunque non padrona delle sue azioni?). Il lungometraggio (in originale “M - Eine Stadt sucht einen Mörder”) è da considerarsi come uno dei prototipi del filone noir che si sviluppò poi in America negli anni Quaranta. Sconsigliato a chi cerca sangue e violenza. Nel film non c’è niente di tutto questo. Si tratta esclusivamente di una pellicola che induce lo spettatore a riflettere parecchio… Capolavoro assoluto!
Uno dei capolavori noir partoriti dalla geniale mente di Lang,prima dell'avvento della linea del neorealismo europeo. Consigliato hai cultori
Recensioni
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Le tecniche espressive del muto unite alla modernità del sonoro
Trama
Nel 1931 Fritz Lang gira M - Il mostro di Dusseldorf, in cui un ignoto assassino (con il volto indimenticabile di Peter Lorre) violenta e uccide numerose bambine senza lasciare alcuna traccia. Nella città viene allora organizzata una fitta rete di ricerche a cui partecipano anche i mendicanti e i criminali. Così si scopre il primo indizio: l'assassino quando avvicina le vittime fischietta un macabro motivo, tratto dal Peer Gynt di Grieg. Presto il mostro viene individuato da un venditore di palloncini che riesce con un gesso a segnargli sulle spalle una grande M (che sta per Morder, assassino).
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