Penso che Mansfield Park sia il libro di Jane Austen meno conosciuto e non riesco sinceramente a capirne il motivo. La storia d’amore in questo caso non è centrale (anche se l’happy ending è sempre garantito!), perché si parla principalmente di Fanny Price, una giovane che, nata in una famiglia molto povera, viene adottata molto piccola dai suoi zii ricchi. Misura così tutta la distanza tra il suo rigore morale e la dissolutezza dei suoi cugini, cresciuti invece nell’ozio e con tutti gli svaghi più frivoli, e nient’altro. La sua perseveranza e i suoi valori le daranno la forza di sopportare tutto e soprattutto di spuntarla. Il libro è rilegato bene, mi piace molto la veste grafica, che lo rende accattivante e carino anche da mostrare in libreria. Prezzo appetitoso!
Mansfield Park. Ediz. integrale
"Mansfield Park", uno dei romanzi più noti e discussi di Jane Austen, narra la storia di Fanny Price. Adottata, ancora bambina, dagli zii Sir Thomas e Lady Bertram, Fanny viene accolta e allevata nella loro lussuosa proprietà di Mansfield Park. Qui cresce, parente povera in un ambiente d'élite, e misura tutta la distanza fra il proprio modello educativo - fondato sul senso del dovere, l'abnegazione, la virtù - e quello, in particolare, della spregiudicata Mary Crawford. Alla fine la protagonista sposerà il cugino Edmund, figlio di Sir Thomas, e con lui si stabilirà definitivamente a Mansfield Park. Al di là dell'apparente trionfo della morale tradizionale, la narrazione contiene un'implicita e corrosiva critica della cultura dominante del primo Ottocento: Fanny - suggerisce l'autrice - realizza, infatti, l'ascesa sociale al prezzo della negazione della propria libertà e spontaneità. Introduzione di Maria Felicita Melchiorri.
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Anno edizione:2016
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Jane Austen scrive dell'anima umana come se ne avesse un decodificatore. Non si perde in fronzoli, non è romantica. E' cruda, diretta, eppure, e lo dice anche lei verso la fine del romanzo, non ama indulgere nello squallore delle situazioni sgradevoli e delle menti corrotte. Preferisce dare una chance, quando possibile, redentiva a tutti. Amo questo atteggiamento. Come al solito il finale è frettoloso, ma lo è in quasi tutti i suoi libri, perché quello che conta, immagino, è il viaggio, non il punto d'arrivo. Consiglio sicuramente la lettura di questo classico, Jane Austen non delude mai, ma non ho trovato quella verve e freschezza che pervade Orgoglio e Pregiudizio, a volte risulta un po prolisso e il finale è un po troppo sbrigativo, ma nel complesso è molto piacevole.