La memoria della cenere

Concordo in pieno con la recensione di Benny B. Deludente e inconcludente.

Analisi approfondita di ciò che succede dopo una grave malattia che ha messo in pericolo la vita...ma lento,lento,lento.Non mi puoi descrivere tutto quello che mangi,tutti i gesti che fai...Alla fine manca di pathos e sopraggiunge una noia quella sì mortale

Libro petulante e pretenzioso, nella forma e nella sostanza, con evidenti velleità letterarie. Il ritmo è sempre uguale, piattissimo, praticamente una nenia monocorde. Sarà stata una scelta stilistica voluta ma il risultato è tremendo, una noia mortale. Le parti descrittive sono asfissianti, sono noiose pure quelle, si infilano ripetutamente in mezzo ai dialoghi come liste della spesa, fastidiosi elenchi di parole in sequenza che vorrebbero arricchire ma invece snervano terribilmente. Mi pare che questo libro non abbia niente da dire e mascheri questo vuoto dietro un linguaggio inutilmente arzigogolato, che si sforza di apparire snello e tagliente risultando invece artificiale e artificioso. I contenuti sono solo elucubrazioni intellettualistiche, scontate e banali. Insomma, è tutto quello che per me un libro non dovrebbe essere.