La mia vita con la musica

scheda di Rizzuti, A., L'Indice 1990, n. 5

Archetipo dell'autobiografia di un'artista o autobiografia di un artista archetipo: tra questi due estremi si tende il libro uscito in Germania in occasione del sessantacinquesimo compleanno di uno degli ultimi 'Kapellmeister' rimasti sulla scena mondiale. In edizione italiana, come si legge nella breve nota introduttiva di Sergio Sablich, il volume appare rimaneggiato in alcune sue parti e privato della prima metà del suo significativo titolo originale, "Im Interesse der Deutlichkeit. Mein Leben mit der Musik". Ciononostante, appunto con chiarezza e senza mai indulgere al divismo, l'autobiografia di Sawallisch guida il lettore, conquistandone l'attenzione mediante l'identificazione pressoché sistematica degli interlocutori, alla scoperta dei meccanismi, che condizionano nel bene e nel male l'attività direttoriale. Il capitolo più interessante, per chi vuole penetrare nel pensiero musicale di Sawallisch, è l'ultimo: in esso il direttore concentra la descrizione del proprio atteggiamento dinanzi alla partitura ("Io mi considero un ricreatore", p. 270), confessando la propria ammirazione per i capolavori dell'arte sacra, primo fra tutti la, per lui tuttora enigmatica, dunque inaffrontabile (e non si tratta di un vezzo), "Messa in si minore" di Bach.