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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2012
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Senza parole. Una storia emozionante e coinvolgente. Forse il miglior scritto di Verne
Una storia d’avventura e amore a dir poco avvincente, ambientata nella Russia ottocentesca degli zar, dove Michele Strogoff, nelle vesti di corriere imperiale, deve consegnare un importante messaggio al fratello di sua Maestà, il granduca, asserragliato nella fortezza di Irkutsk. È infatti in atto un’invasione tartara, che sta dilagando nella pianura siberiana oltre i monti Urali, capeggiata dallo spietato dissidente russo Ivan Ogareff. E le comunicazioni da Mosca sono interrotte, la linea telegrafica tagliata tra Kolivan e Tomsk. Strogoff, messaggero che non teme né il caldo né il freddo, uomo con cervello e cuore, trentenne dalle spalle larghe e dal torace robusto, col temperamento dell’uomo deciso, deve percorrere i 5.523 km che separano Mosca da Irkutsk senza lasciarsi catturare dai rivoltosi… E Strogoff non trasporta con sé, da un capo all’altro del territorio russo, solamente un dispaccio, per quanto importante sia, ma la rettitudine e bontà del proprio cuore; sentimento del quale abbiamo contezza quando egli parla della sua anziana madre e, poi, nelle spontanee manifestazioni prima di affetto e dopo di amore verso Nadia, una ragazza orfana di madre e diretta dal padre a Irkutsk. Inoltre, man mano che il lettore lo viene a conoscere, dovrà misurare il suo temperamento forse unico sulla capacità di sopportazione delle avversità – e sono molte quelle che lo ostacoleranno, compresa la cecità (almeno temporanea) –; e poi sull’ostinazione nel portare a compimento la sua missione, che non gli fa mai vacillare la fede che per lui sia possibile conseguire quel risultato. E una fede analoga viene progressivamente a ispirare la vita di Nadia, che durante la traversata si ritrova sorella e infine innamorata di Michele. Una vicenda attraente dalla prima all’ultima pagina, in questo J. Verne è un maestro, che il lettore osserva come la traccia di un destino tutto sommato benevolo, edificante. A libro chiuso, di questa storia che potrebbe essere vera resta un buon ricordo.
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