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Lo scorso mese è stata presentata al festival del cinema di Roma la versione restaurata del film "Miseria e nobiltà", facendo vedere alcune scene con il classico confronto prima e dopo. Ora viene spontanea una domanda: ma la versione presentata al festival del cinema di Roma è la stessa versione che c'è nel DVD distribuito dalla "Medusa"? Credo di si visto l'ottimo risultato ottenuto, con colori brillanti e scene integre. E poi come conferma tra i contenuti extra del DVD c'è anche qui prima e dopo il restauro. Regia e tutto il cast d'applauso. Uno dei film più belli di Totò.
Personalmente considero questa trasposizione cinematografica dell'opera di Scarpetta, assoluta magica .Possiedo anche la versione teatrale,con Eduardo che presenta al teatro Manzoni di Milano suo figlio Luca ,allora di circa sette anni . La versione di Eduardo la consiglio comunque perche' e' di un livello altissimo di comicita' . La versione di Toto' , riesce a creare addirittura qualcosa di diverso e di nuovo . Ed e' doveroso ,obbligatorio citare gli attori che recitano con lui: Enzo Turco , Dolores Palumbo , Giovanni Porelli,Carlo Croccolo ,artisti grandiosi,di una recitazione spontanea ed immediata che per decenni hanno costituito l'asse portante del teatro napoletano ed italiano . La trama non puo' essere svelata ( ma chi non la conosce ? ) perche' rappresenterebbe un delitto.... ma i dialoghi tra gli appartenenti alle due famiglie coabitanti non possono essere dimenticati !!!!
Una divertente commedia piena di colpi di scena e di osservazioni fedeli della realtà di allora (Scarpetta la scrive nel 1888): a chi in una recensione critica ferocemente la faccia "bestiale" e spaghettara di Totò, ricordo che di gente affamata come lui Napoli ( e il resto d'Italia) era piena; che l'America che ci vede in quest'ottica è stata poverissima per decenni durante la Grande Crisi e prima, che l'ufficiale tedesco nella "Grande Guerra" non fa nessun riferimento agli spaghetti ma al fegato alla veneziana, e che Gassman preferisce la morte alla delazione perchè la critica ingiusta e stupida al suo Paese gli ha dato finalmente la coscienza di cosa vuol dire essere italiano. Nella stessa recensione veniamo informati che il "recensore" ha troncato ogni rapporto con chiunque mettesse in mostra la locandina del film con Totò che mangia gli spaghetti: meno male che ha solo troncato, dal tono si evince quasi il desiderio di sterminare chiunque si azzardi a mostrarla...
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