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Art Blakey nasce a Pittsburgh nel 1919. Tra il 1943 e il 1947 fa parte di un'orchestra bop che vede, tra gli altri componenti, musicisti del calibro di Charlie Parker, Dizzy Gillespie e Sarah Vaughan. Blackey viene quindi a contatto con il gruppo di artisti che hanno fatto la storia del be-bop. Una decina di anni dopo, nel 1955 fonda con Horace Silver i Jazz Messengers. Il gruppo, caposcuola dell'Hard bop, modifica la propria denominazione dopo l'uscita di Horace Silver prenedendo il nome di Art Blakey and the Jazz Messengers. Leader del gruppo è il batterista Blakey. L'hard bop è un'evoluzione del be-bop, caratterizzata dall'utilizzo e il recupero del giro armonico blues, dalla sezione ritmica composta da pianoforte, contrabbasso e batteria e dalla presenza di fiati dove sono sempre presenti tromba-flicorno e sax contralto o tenore, talvolta sostenuti anche da flauto, trombone e sax soprano. A partire dall'hard bop si sono sviluppati molti dei generi jazz che hanno portato all'evoluzione attuale del jazz. In questo contesto diventa interessante l'ascolto di questo CD registrato il 30 ottobre 1958, rimasterizzato esattamente quarant'anni dopo. Difficile indicare quale sia il migliore dei brani presenti nel disco, perché la quelità musicale si mantiene sempre su livelli elevatissimi, specie negli assoli di batteria come in "The drum thunder suite", o nelle parti in cui prevale la tromba di Lee Morgan o il piano di Bobby Simpson. Certamente Moanin' può essere considerato uno dei pezzi portanti, che in questa "Rudy Van Gelder Edition" vede un'alternate take come bonus track. Gli altri brani sono "Warm-up And Dialogue Between Lee And Rudy", "Are You Real", "Along Came Betty", "Blues March" e "Come Rain Or Come Shine". Ottima la qualità del remissaggio, ovviamente in relazione all'epoca delle registrazioni originali, e interessante il booklet, che riporta numerose informazioni sulla band e su Art Blakey. Poco interessante, a mio modestissimo parere, il primo "pezzo" che riporta un breve dialogo tra Art e Lee Morgan. Un disco che consiglio anche a chi vuole iniziare una discografia jazz di base.
Recensioni
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