Il mondo perduto. Ediz. integrale

La storia è narrata da Edward Malone, giornalista del Daily Gazette, il quale vuole intervistare George Challenger, un burbero professore di zoologia. Ma, ahimé, Challenger detesta i giornalisti, e inizialmente va su tutte le furie. Tuttavia alla fine accetta di raccontare le proprie scoperte. Qualche anno prima si era recato in Sud America, dove aveva rinvenuto alcuni resti di animali preistorici. Era anche riuscito a catturare uno pterodattilo, che però gli era sfuggito. Inoltre le foto che aveva scattato si erano rovinate. Per questo la comunità degli scienziati non gli credeva, per mancanza di prove. Questo non faceva altro che acutizzare il carattere già pessimo del professore. Challenger propone quindi di ripartire con una seconda spedizione, insieme al giornalista Malone, il professor Summerlee (suo rivale) e il cacciatore lord Roxton. Il viaggio si rivelerà difficile ancor prima di raggiungere l’altopiano abitato da animali preistorici come l’iguanodonte e il tirannosauro. L'altopiano è una sorta di isola geologica separata dal resto del mondo, e i quattro vi restano intrappolati, incapaci di tornare indietro. Dopo mille avventure riescono a tornare in Inghilterra, questa volta portando una prova inconfutabile... La comunità scientifica dovrà ricredersi e il professor Challenger non sarà più creduto pazzo. Le descrizioni dei luoghi così come quelle dei personaggi sono molto ben curate, come tipico di Arthut Conan Doyle. La scelta di scrivere in prima persona rende le scene d'azione ancor più avvincenti. Eccone una: "La luce della luna brillava sui suoi occhi sporgenti, sulle file di denti enormi nelle fauci aperte e sulla scintillante frangia di artigli delle sue corte e possenti zampe anteriori. Con un urlo di terrore mi girai e mi precipitai all'impazzata giù per il sentiero. Dietro di me il respiro affannoso dell'animale si sentiva sempre più vicino. Il suo passo pesante era accanto a me. A ogni istante mi aspettavo di sentire la presa dei suoi artigli su