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Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2010
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Libro interessante e pienamente in tema con alcune dinamiche del nostro tempo. Si legge con facilità e rimanda costantemente alla riflessione su altri temi affini.
Libro estremamente interessante, stupendamente scritto, molto attuale e straordinariamente vero. Zoja, uomo evidentemente coltissimo, pensa con la propria testa e propone tesi ben argomentate che fanno riflettere chi prova a fare altrettanto. L'attualità di alcune tesi, come la dinamica del farsi e poi cancellarsi i tatuaggi, sintesi del fittizio avvicinamento e poi dell'allontanamento del prossimo perfino dalla propria pelle, è davvero illuminante. Libro complesso, la prima parte molto agile e attuale, la seconda più sofisticata.
Un ottimo libro, che fa' molto riflettere sul concetto del "prossimo", Gesù ci dice: ama Dio e il prossimo tuo come te stesso. Nietzsche sostiene che Dio è morto, e in questo libro, l'autore sostiene che se Dio è morto, anche il prossimo "inteso come colui che ci è più vicino" è morto, giocando su termini come "in un epoca di globalizzazione e di internet, vi sia una distanza del vicino e una vicinanza del lontano" in una sorta di alternanza tra prossimità e distanza da una parte, e bene e male dall'altra Tratta argomenti che anno attraversato tutto il XX secolo e l'inizio del XXI. Dalla fratellanza che si instaurava all'inizio della prima guerra mondiale, tra i nemici, che in trincea la notte di Natale (1914) smettevano di combattersi, ed in una sorta di tregua sistemavano tavolini giocando a carte e bevendo assieme , per poi trasformarsi (1915) in corte marziale e fucilazioni per chi in seguito veniva accusato di fraternizzare con il nemico. Quanto il motto della rivoluzione Francese "liberta, uguaglianza e fraternita" che intendevano unire il prossimo, finiscono per dividerlo entrando in competizione tra loro, l'uguaglianza e fraternita che tendono ad unirsi, con la libertà che invece tende a privilegiare l'individuo.
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