Musica baltica vol.2: Opere per organo

Friedrich Wilhelm Markull (1816-1887): Nachspiel n. 3 in mi bemolle maggiore senza numero d’opera; Trio op. 124 n. 3; Nachspiel op. 62 n. 3; Trio op. 124 n. 4; Nachspiel op. 62 n. 1; Trio op. 124 n. 6; Nachspiel op. 62 n. 2; Nachspiel n. 2 in re minore senza numero d’opera; Nachspiel op. 62 n. 6; Corali op. 123 n. 13-24 (Mir nach spricht Christus unser Held; Nun lobe meine Seele; Nun ruhen alle Wälder; O Gott, du frommer Gott; O Traurigkeit, o Herzeleid; Sollt’ ich meinem Gott nicht singen; Vom Himmel hoch, da komm’ ich her; Wach auf mein Herz und singe; Wachet auf, ruft uns die Stimme; Was Gott tut, das ist wohlgetan; Wer nur den lieben Gott lässt walten; Wie schön leuchtet der Morgenstern); Fantasia sul corale Christus, der ist mein Leben op. 23
Padre fondatore Quando nel 1887 Friedrich Wilhelm Markull morì all’età di 71 anni, i contemporanei gli tributarono ampi onori, definendolo tra le altre cose « musicista estremamente chiaro e gradevole, organista di straordinario talento e apprezzato compositore di opere sacre, didattiche, da camera e orchestrali». Per oltre mezzo secolo Markull rivestì un ruolo di primissimo piano nel panorama musicale di Danzica. Quando Markull iniziò a svolgere la sua attività, Danzica era una città culturalmente arretrata e il compositore originario della Prussia Orientale dovette costituire ex nihilo una serie di istituzioni musicali, che nel corso del tempo portò a livelli di vera eccellenza. Andrzej Szadejko ha elaborato un affascinante programma delle innumerevoli opere organistiche di Markull, che ha registrato sull’organo storico Bucholz della Nikolaikirche di Stralsuld in un disco che rappresenta una gradita continuazione della collana Musica Baltica, inaugurata dalla MDG pochi mesi fa, ma già salutata con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo. Un intenso desiderio Markull si affacciò sul mondo della musica in giovanissima età come fanciullo prodigio e poco dopo ottenne l’ambito posto di organista titolare della Chiesa di Santa Maria di Danzica, l’attuale città polacca di Gdansk. L’organo con tre manuali e oltre cinquanta registri di questa chiesa aveva tutte le caratteristiche che potevano sognare i compositori romantici della Germania settentrionale. Purtroppo, nel 1945 questa chiesa fu distrutta dai violenti bombardamenti che rasero al suolo il centro storico di Danzica. Per fortuna, il classico suono degli organi del primo romanticismo è stato preservato per gli ascoltatori di oggi dallo strumento mirabilmente restaurato della Nikolaikirche di Stralsund. Lo stile romantico Le opere di piccole dimensioni che costituiscono la maggior parte della produzione di Markull vengono esaltate al massimo grado da uno strumento di questo genere. Molti di questi brani furono concepiti per essere suonati durante le celebrazioni religiose, come i preludi corali, gli inni, i postludi e i trii. Sulle partiture di queste opere Markull aggiunse indicazioni interpretative tipicamente romantiche come “Andante non strascicato”, “Vivace molto mosso” e “Fieramente animato”, che contribuiscono a rendere l’ascolto gradevole e variegato anche per gli appassionati dei giorni nostri. Un Finale fantasmagorico La Fantasia op. 23 è l’unica opera di ampio respiro che Szadejko ha incluso nel programma perfettamente bilanciato di questo disco. In questo ampio lavoro Markull segue il suo originalissimo stile armonico e formale, con la melodia del corale Christus ist mein Leben che ne costituisce la base, che viene espresso per la prima volta chiaramente solo nel fantasmagorico Finale. Questa gioiosa conclusione consente di vivere un’indimenticabile esperienza d’ascolto, soprattutto grazie all’immagine sonora tridimensionale perfettamente bilanciata di questo SACD, registrato nel meraviglioso spazio acustico della Nikolaikirche di Stralsund.