Musica da camera

Un narratore di storie di grande talento
Rudorff intrecciò un sincero rapporto di amicizia con Clara Schumann e la sua famiglia, come dimostra il fatto che la vedova del grande Robert gli affidò il compito di insegnare il pianoforte a una delle sue figlie. Il fatto che Schumann e Brahms siano stati i suoi principali modelli stilistici appare evidente soprattutto nelle sue opere pianistiche. Per rendersene conto, basta ascoltare il secondo dei sei Klavierstücke op. 52, nel quale un Agitato dallo stile inconfondibilmente schumanniano si coniuga ad architetture armoniche molto elaborate, o il primo, che sembra riecheggiare i toni narrativi delle Kinderszenen. A partire dal quarto brano di questo ciclo emerge un tono del tutto nuovo, che nella tensione armonica dell’Adagio conclusivo punta decisamente verso il futuro.

Filosofia da camera
Il Sestetto per archi dato alle stampe dal giovane Rudorff come op. 5 inizia con volute melodiche molto ampie. David Gorol, lo spirito guida del Berolina Ensemble, ha scelto di eseguire questo brano con una intensa passionalità fin dalle prime battute. Il secondo movimento esprime grandi ambizioni. Dopo qualche battuta in una brillante tonalità maggiore, l’affascinante e semplicissimo tema iniziale si sposta in una più pensosa tonalità minore, nella quale la semplicità e la magnificenza si uniscono nello splendido inizio di questo movimento in forma di variazioni di dimensioni quasi sinfoniche.

Romanticismo da salotto
La Romanza per violino e pianoforte con cui si chiude il disco esalta al massimo grado la cultura da salotto. In questa bellissima opera David Gorol dedica la sua maestria violinistica a una narrazione dai toni intensamente romantici, che Viller Valbonesi traduce magistralmente in un suono quasi orchestrale, supportando la melodiosa cantabilità del violino con un panneggio sonoro di estasiante meraviglia.