Musica per organo
Friedrich Wilhelm Markull (1816-1887): Nachspiel n. 1 in si minore senza numero d’opera; Trio op. 124 n. 1; Trio op. 124 n. 2; Nachspiel Op. 62 n. 4; Corali op. 124 Libro 1 (Allein Gott in der Höh‘ sei Ehr; Christus der ist mein Leben; Ein feste Burg ist unser Gott; Es ist das Heil uns kommen her; Es wolle Gott uns gnädig sein; Freu dich sehr, o meine Seele; Herzlich lieb hab’ ich dich, o Herr; Herzlich thut mich verlangen; Jesu meine Zuversicht; Jesus meines Lebens Leben; Lobe den Herrn; Lobt Gott ihr Christen allzugleich); Trio op. 124 n. 5; Andante mit einigen lieblichen Stimmen; Nachspiel op. 62 n. 5; Sonata op. 56.
Una carriera molto autorevole Friedrich Wilhelm Markull iniziò la sua carriera come fanciullo prodigio e a soli venti anni gli fu affidato il posto di organista della magnifica Chiesa di Santa Maria di Danzica. In quel periodo il panorama culturale della città polacca aveva toccato il suo punto più basso, ma nel successivo mezzo secolo Markull seppe risollevarlo e ridargli nuova linfa. Il secondo disco che vede Andrzej Szadejko eseguire una vasta silloge di opere che il prolifico autore baltico scrisse sia per sé sia per i suoi numerosi allievi di Danzica riporta magicamente alla luce un capitolo della storia della musica che era caduto nel più completo oblio. Un critico ispirato Il fatto che Markull abbia sempre avuto una grande fiducia in se stesso fin dai suoi anni giovanili trova piena conferma nelle recensioni che scrisse nel corso di un viaggio a Berlino. Markull si rivelò piuttosto critico su Lortzing e lodò invece Wagner («un compositore di grande talento», che secondo lui aveva solo bisogno di «liberarsi di qualche elemento eccessivamente tetro») ed esercitò una profonda influenza su Johannes Brahms, che dal giovane musicista di Danzica trasse una utilissima ispirazione non solo per le sue opere per organo, ma anche per il Requiem tedesco. Uno strumento romantico Molti lavori organistici di Markull furono composti per essere eseguiti da lui stesso e come incoraggiamento dei suoi allievi. Dotato di oltre 50 registri e di tre manuali, l’organo della Chiesa di Santa Maria di Danzica era lo strumento ideale per eseguire le opere composte durante il periodo romantico. Andrzej Szadejko ha trovato il sostituto ideale di questo strumento concepito secondo i principi dell’estetica romantica, che venne completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale, nell’organo Buchholz sapientemente restaurato nel corso degli ultimi anni della Nikolaikirche di Stralsund. Un’illusione molto apprezzabile Che si tratti di un corale di breve durata, di un trio in stile romantico o della grandiosa sonata strutturata secondo il modello dei capolavori di Felix Mendelssohn, Szadejko ha sempre scelto registri – di cui dà ampia spiegazione nelle minuziose note di sala allegate al booklet di questo imperdibile SACD – che riempiono l’interno della chiesa di sonorità di rara bellezza. Grazie all’immagine tridimensionale offerta da questo SACD è possibile vivere un’esperienza d’ascolto semplicemente sensazionale, che saprà lasciare a bocca aperta anche gli audiofili dai gusti più esigenti.
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Compositore:
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Interpreti:
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Supporto:SuperAudio CD ibrido
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Numero supporti:1
Disco 1
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