Musica per pianoforte

Habanera, Bourrée fantasque, Joyeuse marche, Paysage, Mélancolie, Tourbillon, Sous bois, Mauresque, Idylle, Danse villageoise, Improvisation, Menuet pompeux, Scherzo-Valse.
Non esiste una pianista del Novecento che, come Marcelle Meyer, possa vantare un rapporto tanto stretto con i compositori di cui sarebbe poi diventata l’interprete. Nata nel 1897 a Lilla, trascorre la vita a Parigi. Allieva di Marguerite Long e Alfred Cortot, collabora giovanissima con Debussy, del quale esegue il primo recital in assoluto interamente dedicato al compositore, comprendente i celebri Préludes, eseguito presso la Salle Gaveau. In seguito frequenta ed esegue Chabrier in accoppiata addirittura con Francis Poulenc; stringe amicizia con Ravel, il Gruppo dei Sei, Stravinsky e tutto il gotha musicale a artistico che gravita su Parigi. E’ rimasto famoso un olio su tela che la ritrae al centro del Groupe de six, Germaine Tailleferre, Darius Milhaud, Arthur Honegger, Louis Durey, Georges Auric, Francis Poulenc. Negli ultimi anni della sua vita incide fortunatamente in stereofonia il meglio del suo repertorio per la HMV francese, e tra il 1955 e il 1957 realizza l’integrale dei Préludes di Debussy e il meglio dell’opera per pianoforte solo di Emanuel Chabrier, interpretazioni che questo doppio box riproduce fedelmente. Marcelle Meyer muore a Parigi nel 1958.