Musica Sacra

Johann Hermann Schein (1586-1630): Christ, unser Herr, zum Jordan kam; Christ lag in Todesbanden; Nun komm der Heiden Heiland Christoph Bernhard (1627-1692): Missa brevis (Kyrie; Gloria) Friedrich Wilhelm Zachow (1663-1712): Missa super Chorale Christ lag in Todesbanden (Kyrie; Gloria) Johann Caspar Ferdinand Fischer (1665-1746): Missa in contrapuncto (Kyrie; Gloria; Credo; Sanctus; Agnus Dei).
Un universo parallelo Cinque secoli fa la Riforma luterana determinò un improvviso aumento di produzione di opere sacre e ancora oggi i vigorosi inni sacri di Lutero continuano a costituire l’ossatura delle liturgie luterane. In ogni caso, l’intelligente scelta di fare coesistere le opere “della tradizione” con quelle “moderne” dimostra che Lutero non voleva affatto buttare a mare il patrimonio musicale della “vecchia chiesa”. Le messe su corale luterane registrate oltre 30 anni fa su vinile da Hermann Max con la Rheinische Kantorei rappresentano un genere di importanza fondamentale tra questi universi sacri paralleli, ma che a volte trovavano qualche elemento condiviso. Dal momento che per questo disco gli ingegneri del suono della MDG utilizzarono le più moderne tecnologie di registrazione digitale, oggi l’etichetta tedesca può opportunamente riproporlo nella certezza di offrire agli appassionati della grande musica e agli audiofili più esigenti un titolo dalla qualità sonora perfettamente attuale. Una perfetta unione Ogni messa su corale della tradizione luterana è basata su un inno sacro protestante. Il testo (latino) della messa (luterana) con il Kyrie e il Gloria viene cantato sulla melodia dei corali Christ lag in Todesbanden, Christ, unser Herr, zum Jordan kam e Non komm, der Heiden Heiland e la musica è concepita nel più rigoroso stile contrappuntistico della polifonia vocale fiamminga. La fede vecchia e nuova e la prassi musicale passata e presente non avrebbero potuto dare vita a un’unione più perfetta! Virtuosismo religioso Accanto alle messe su corale di Christoph Bernhard, Friedrich Wilhelm Zachow e Johann Caspar Ferdinand Fischer, Hermann Max dirige tre opere che ai loro tempi erano considerate molto innovative, ossia i geistliche Konzerte (concerti sacri) basati sulle melodie degli stessi inni di Johann Hermann Schein. I passaggi virtuosistici che vedono le voci e gli strumenti andare di volta in volta insieme o in contrasto furono importati dall’Italia e costituivano una delle tendenze più innovative all’epoca di Schein. Una missione riformatrice Le intonazioni dei testi sacri composte da Schein si spinsero spesso in un terreno che – almeno nella “vecchia chiesa” – era normalmente riservato ai teologi. Quello abbracciato da Schein era però lo spirito della Riforma protestante, con il “ministero sacro di tutti i fedeli” che non poteva essere in alcun modo escluso dall’ambito musicale. Questo disco contribuisce ad allargare la nostra conoscenza della musica sacra protestante, consentendo di apprezzarla da una prospettiva molto interessante, ma ancora troppo poco considerata.