Nitido e obscuro Live

Come hanno capito sia Gabriele Mirabassi che Roberto Taufic, un’unica nota, collocata con eleganza, riesce a dire di più di suoni sparati a raffica in esercizi di virtuosismo. Quella che, al primo ascolto, potrebbe sembrare un’interpretazione alquanto delicata e pacata continua ad aggiungere nuovi elementi ed effetti ad ogni successivo intervento. Le rapidissime sequenze del brano eponimo sono interamente al servizio di un tema melodico che vi rimarrà in mente per sempre, anche se non riuscite a fischiettare così velocemente. Sarebbe superfluo chiedersi chi, tra i due, agisca sulla musica e in cosa consista tale influenza. Le origini honduregno-brasiliane di Taufic (in verità, un contesto formativo culturalmente più complesso di quanto si immagini) fanno pensare che potrebbe essere lui l’ispiratore degli elementi che si rifanno allochôro, ma Mirabassi è in grado di comprendere quel linguaggio altrettanto bene, “a pelle”. In passato i due musicisti avevano già sperimentato la stessa comunanza ideale nel disco Um Brasil diferente, un titolo che ben riassume anche lo spirito di quest’opera.(Brian Morton)