La notte di San Nicola. Liturgia medievale per l'Avvento

Feste invernali come i Saturnalia romani o la Yule tedesca, personaggi volanti che fanno regali come il norvegese Oðinn Jólnir, lo slavo Ded Moroz, l’olandese Sinterklaas: da tempo immemore i cieli di dicembre sono stati piuttosto trafficati. Modelli pagani furono riadattati dal Cristianesimo – e un vescovo canonizzato dell’Asia Minore del Quarto Secolo, Nikolaos, la cui festa cadeva in prossimità del solstizio d’inverno, si fuse con un altro benefattore barbuto. Il cappuccio di Wotan e la mitra di Nicola furono abbinate, e dal diciannovesimo secolo Santa Claus era pronto per indossare nuove vesti rosse e bianche e per consegnare giochi su entrambi i lati dell’Atlantico. I brani in programma (provenienti principalmente da un manoscritto inglese del Duecento) appartengono alla liturgia della Vigilia della Festa di San Nicola: essi alludono alle sue gesta pittoresche, come il salvataggio di tre fanciulle bisognose o l’addomesticamento (attutimento, oppure riduzione, smorzamento) di una tempesta. Letture e altri canti provengono dal repertorio associato a questo santo popolarissimo, celebrato in tutto il Medioevo dall’Italia all’Islanda. Uscito originalmente nel 1998, questo progetto che vede la collaborazione della Reverdie e dei Cantori Gregoriani ottenne entusiastiche recensioni su diverse riviste specializzate.