Notturni per pianoforte

Romantici panorami notturni
Questi notturni non sono di Chopin? Per nulla: nato una generazione prima del grande compositore polacco, John Field inventò il genere del notturno come quintessenza della poesia musicale, evocando nella mente degli ascoltatori ampi paesaggi onirici. Pianista di grandissimo talento, Field aveva la capacità di reinventare i suoi notturni in ogni interpretazione, basandosi sull’ambiente in cui si trovava, sulle caratteristiche del pubblico, sul suo umore del momento e dando vita a numerose versioni di ogni brano. L’interpretazione di queste piccole gemme da parte di Stefan Irmer ci offre la possibilità di scoprirne tutta la varietà e la rapinosa bellezza, con un approccio quanto mai personale.

Differenze interpretative
Nel secondo volume di questa integrale dei notturni di Field, Irmer presenta più versioni dello stesso brano. In particolare, le evidenti differenze che si possono notare tra le due versioni del Notturno n. 10 possono spiegare facilmente per quale motivo questo brano non sia stato inserito in nessuna edizione discografica attualmente disponibile sul mercato. Anche il Notturno n. 9 in do maggiore non compare nella maggior parte dei dischi dedicati all’opera per pianoforte di Field, una vera ingiustizia, come dimostra la magnifica interpretazione di queste due gemme virtualmente sconosciute offertaci da Irmer.

Improvvisazioni di straordinaria brillantezza
Oltre a questo, Irmer ha compiuto un ulteriore passo in avanti. Infatti, ripercorrendo le orme tracciate da Field due secoli fa, nelle sue interpretazioni il pianista tedesco lascia ampio spazio all’improvvisazione, allontanandosi dagli approcci standardizzati che si ascoltano fin troppo spesso nei dischi e nei concerti di molti interpreti di oggi, per fare evolvere ancora di più la musica di Field. Questo pianista da sempre interessato alle nuove scoperte ha scelto di intitolare le sue improvvisazioni – peraltro molto rispettose delle opere originali – “Playing with Field” e le reminiscenze di jazz e di tango che vi sono celate gettano magicamente nuova luce su questi prodigiosi notturni.

La degna conclusione di una grande impresa
Questa integrale dei notturni di Field presenta anche una caratteristica del tutto speciale, in quanto Irmer ha registrato altre sei opere, che abbracciano tutta la carriera di Field, dagli esordi agli anni dell’estrema maturità. Insieme ai sedici notturni in programma, queste opere tratteggiano un ritratto molto dettagliato di un compositore romantico, che seppe spingersi molto oltre il gusto dei suoi tempi ed essere molto più di un semplice apripista. Come si può facilmente notare da questo disco e da quello che lo ha preceduto, Field fu un artista di altissimo livello.