L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Premi
1989 - David di Donatello - Miglior attore non protagonista - Croccolo Carlo
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Magni è stato il primo a raccontare la controstoria del Risorgimento anche se con toni piuttosto blandi rispetto a ciò che la verità storica ha appurato negli ultimi anni a carico dei Savoia e compagnia bella, quindi un merito gli va senz'altro riconosciuto. Quanto allo specifico filmico il risultato è gradevole ma non eccezionale. Il Franceschiello di Giannini rischia la macchietta in svariate occasioni, mentre per la regina la lettura del personaggio è piuttosto piatto: Sofia fu nella realtà un vero vulcano di emotività e forza e mentre la sceneggiatura la descrive come una sorta di eroina romantica che ama andare a cavallo, la Muti le regala solo il suo celebre sguardo torbido e nulla di più.
Questo film è un bel film, da rivedere e conservare, purtroppo penalizzato da una locandina macchiettistica più da "commedia all'italiana" che da dramma. Luigi Magni (1928-2013) è stato un regista che non esitava a definirsi catto-comunista. É già qualcosa, visto che i suoi colleghi italiani sono quasi tutti, come dice Gérard Depardieu, «comunisti con le case». La sua filmografia è sterminata ma è stato sempre attratto dal Risorgimento visto dall'osservatorio della Roma papalina. Certo, non ha mai avuto mano tenera con la Curia di quell'epoca e le sue simpatie sono sempre andate al "progresso", cioè ai Piemontesi. Magni, comunque, non si è mai distaccato dalla vulgata ufficiale nei suoi film: In nome del Papa-Re, Arrivano i bersaglieri, In nome del popolo sovrano, Nell'Anno del Signore, perfino con State buoni se potete su san Filippo Neri (visto come "il prete dei poveri" in una Roma pontificia sentina di ogni corruzione). Tuttavia, a furia di studiare quei periodi deve aver finito per scoprire che i vinti non erano solo e sempre chiàvica 'e fetenzìa. Perciò, nel 1988 uscì 'O Re, ambientato nel tempo in cui Francesco II delle Due Sicilie era in esilio a Roma. La versione restaurata in dvd val la pena averla in scaffale. La ricostruzione storica è impeccabile, anche se una fiction non è un documentario e richiede invenzioni e dialoghi che intrattengano più che spiegare. Ma colpisce, nel film, il rispetto con cui vengono trattati i vinti.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore