Ogni respiro

Nicholas Sparks ha abituato i lettori ad ambientazioni a lui familiari: molte delle sue appassionanti storie si svolgono nel North Carolina, dove l’autore è nato e cresciuto e dove si è successivamente stabilito con la moglie e i figli. In quest’ultimo romanzo, tuttavia, un viaggio in Africa ha fornito lo spunto per rompere la tradizione: questa volta il destino dovrà fare parecchia strada per portare a compimento i suoi piani.

Hope è una giovane donna che sta attraversando un momento di crisi: assalita dalle preoccupazioni per il padre, gravemente malato, si trova a dover riflettere su una relazione che dura ormai da anni, ma che non sembra più offrire prospettive per il futuro (tantomeno la realizzazione del sogno di Hope di convolare a nozze). Per rimettere insieme i pezzi e cercare di darsi delle risposte, la ragazza si ritira nella tenuta di famiglia a Sunset Beach. È proprio qui che, inaspettatamente, incontra l’uomo che forse saprà dare una svolta alla sua vita: si tratta di Tru, originario dello Zimbabwe, il quale si mette in viaggio per svelare il passato di un padre che non ha mai conosciuto e sul quale non ha informazioni. La sua ricerca lo porterà proprio da Hope, a Sunset Beach.

Nicholas Sparks muove i fili delle vite dei due personaggi che sembrano portare il proprio destino racchiuso nei loro nomi: “Hope” significa speranza, ed è proprio di questa che la giovane protagonista ha bisogno, per tornare alla serenità e vedere un nuovo futuro oltre l’insoddisfacente presente in cui è ingabbiata; e dall’altra parte Tru, un nome così vicino a “true”, che significa “vero”, perché l’uomo non sta cercando altro che la verità su suo padre misterioso e sulle sue origini.

Ognuno dei due protagonisti potrebbe essere la chiave per risolvere la vita dell’altro, ma a deciderlo e raccontarlo sarà la penna più romantica, e proprio per questo più apprezzata, degli ultimi decenni.

Recensione di Elisa Valcamonica