L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’amore è il motore intorno cui tutto ruota. L’essenza profonda del romanzo di D’Avenia è forse proprio questa. Il linguaggio è colto e mai banale, con una densità di contenuto molto appagante. Mi ha fatto viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso le sue parole, uniche ed indimenticabili. Per chi, come me, ama le storie romantiche.
Libro colto e interessante. Svela dettagli amorosisconosciuti di letterati ed intellettuali. L'unica pecca è il ritmo un po' lento e pedante della narrazione.
Parte in 4 veramente tosto ma di uno splendore unico..Che bellezza
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Res est solliciti plena timoris amor
L'amore è una cosa piena di angosciosa paura
(Ovidio, Heroides)
Gli antichi Greci avevano una visione chiara del destino, un'immagine definita presa come tante dalla quotidianità. Lo vedevano come un gomitolo grezzo pronto a diventare un filo che corre su un telaio, costruendo così il tessuto della vita, fatto di intrecci e legami, di relazioni con gli altri e con il mondo. A ognuno di noi ne viene affidata una quantità precisa, che determina il nostro tempo e la nostra storia. E ognuno di noi deve mettersi in gioco, legando il proprio destino a quello di altri destini, facendosi protagonista della propria storia.
È una bella parola, "protagonista". Viene dal greco, e indica colui che è disposto a combattere in prima fila. Come un eroe, che trova il coraggio di affrontare la paura, ma soprattutto che accetta il rischio di innamorarsi. Perché, come dice Ovidio, l’amore è un qualcosa pieno di paura: qualcosa che arriva all’improvviso e che nasce dal dolore, che comporta il sacrificarsi per l’altro e che ci fa correre il pericolo di smarrirci. Ma se è vero che l’amore salva, il rischio è proprio quel prezzo da pagare per la nostra salvezza.
In questo libro, Alessandro D’Avenia cerca di dare una risposta a questo grande interrogativo: “L’amore salva?” Lo fa costruendo una storia fatta di tante storie. Trentasei, per la precisione. Riscrive i sentimenti e le passioni di trentasei donne che hanno amato o provato ad amare, e che sono state muse per uomini che hanno saputo cercare la meraviglia nel mondo per trasformarla in bellezza: scrittori, poeti, pittori, registi, compositori.
Nel suo viaggio in cerca di risposte, Alessandro D’Avenia incontra Tess, la poetessa che di Raymond Carver ha saputo amare tutti i più piccoli dettagli; e Zelda, la donna che ha amato Francis Scott Fitzgerald e che insieme a lui si è lasciata incantare dalla luce, bruciandosi le ali come una falena; o ancora Giulietta, che ha rappresentato il personaggio meglio riuscito di Fellini; o Georgie, la donna che ha saputo rimettere in ordine la vita di Yeats, ma che forse non è stata altro che il completamento di un verso, o il bisogno di una rima. Sono amori e disamori che rappresentano solo alcune delle infinite possibilità dell’amore umano.
A fare da cornice all’intrico di queste storie c’è quella che Alessandro D’Avenia ritiene essere l’archetipo di ogni storia d’amore: il mito di Orfeo ed Euridice, così come viene raccontato magistralmente da Ovidio nelle sue Metamorfosi, “perché non c’è trasformazione più radicale di quella generata dall’amore”. Tutti conoscono questo mito, da sempre nell’immaginario comune. Tutti sanno che Orfeo, per amore, ha avuto il coraggio di andare persino nell’aldilà. E tutti sanno anche che non è riuscito a riportare in vita la sua amata perché non ha rispettato il volere degli dei, girandosi a guardarla prima del tempo per il bisogno di perdersi nel suo volto.
Se c’è una cosa che questo mito ci insegna è che in amore ci si deve perdere, per potersi ritrovare. Ma se siamo in possesso di quel filo che ci unisce l’uno all’altro non c’è niente di più facile. Perché allora nessun labirinto potrà farci più paura, nemmeno quello più complesso e oscuro. Nessuna crisi rappresenterà una fine, ma soltanto un nuovo e più forte inizio. Allora l’amore sarà sì una salvezza, un sacrificarsi per l’altro, un abbracciare le sue fragilità e i suoi limiti, che non sono altro che ciò che ci caratterizza e ci rende uomini. E forse la vera domanda da porsi non è se l’amore salva. Forse la vera domanda è perché respingiamo la salvezza.
Recensione di Mauro Ciusani
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore