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Forse il miglior album del gruppo, ed esteticamente è fantastico
The Open Door, uscito ormai una decade fa, è il secondo album di studio degli Evanescence, ed il primo lavoro ad essere pubblicato senza la partecipazione di Ben Moody, storico componente e fondatore della band assieme ad Amy Lee. Ho trovato questo lavoro più “heavy” rispetto al predecessore Fallen, la voce di Amy mantiene la sua soavità, ma appare in qualche modo più forte, più potente, ed il sound segue lo stesso percorso. Quattro furono i video estratti da questo lavoro: Call Me When You’re Sober, singolo di lancio ispirato dalla difficile relazione che Amy aveva con Shaun Morgan, dipendente dall’alcool, nonchè cantante dei Seether, con cui lei duettò nella canzone Broken. Lithium, dall’atmosfera gotica e incantevole. Ed infine Sweet Sacrifice e Good Enough, pezzo che conclude l’album e che lascia intravedere uno spiraglio di luce infondendo speranza, non è un caso che questa canzone sia dedicata a colui che è in seguito diventato suo marito. Un pezzo di gran rilievo è per me rappresentato da Lacrymosa, che contiene una sequenza del Requiem di Mozart. L’artwork poi lo trovo veramente splendido, l’immagine della copertina è stata creata a partire da un’idea di Amy, sulla base di un dipinto fatto da lei stessa. Inizialmente fu distribuito in un packaging cartonato molto carina, credo però che purtroppo non si trovi più in commercio quella versione e che ora ci siano solo quelle in jewel-case normale e libretto. In ogni caso: assolutamente consigliato!
Penultimo album in studio (attualmente) della band americana, che annovera nella sua tracklist 13 brani, tutti ben curati, la cui stesura e composizione si è protratta per 18 mesi. La maggior parte delle tracce è accreditata come opera di Amy Lee (frontwoman, cantante e pianista del gruppo) e Terry Balsamo (chitarrista) e le sonorità non sono facilmente etichettabili sotto un genere: lo stile è davvero particolare e rispecchia l'anima del gruppo, così come le tematiche dei testi spaziano dall'immaginario all'autobiografico. Un gran bel pezzo da collezione per un appassionato di musica!
Recensioni
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