Ossa. The collection

Bellissimi tutti i suoi libri dal primo all ultimo.ho tutta la collezione completa ed ogni volta non vedo l ora che esca un nuovo libro.

Come al solito ho letto d'un fiato anche questo libro di Kathy Reichs, a maggior ragione visto che sono 4 racconti brevi. Tra l'altro avevo appena letto Ossa di ghiaccio non sapendo che era incluso in questo libro. Do solo 3 stelle perché secondo me l'autrice ha sbagliato l'ordine dei racconti, ok che il primo racconta gli inizi della nostra eroina, ma non puoi far morire un personaggio nel primo racconto e poi trovartelo vivo e vegeto nel secondo e nel quarto!! Questo errore di continuity mi ha dato parecchio sui nervi contando che era facilmente evitabile in quanto non c'erano assolutamente altri riferimenti cronologici che giustificassero l'ordine in cui sono stati messi.

Il volume raccoglie quattro racconti lunghi sulle indagini dell’eroina di Kathy Reichs, l’antropologa forense Tempe Brennan, suo alter ego letterario. Sono storie a tesi, quasi su commissione, per quanto sostengano cause care all’autrice, come testimoniato dalle postfazioni che citano enti, associazioni e indirizzi internet. Kathy Reichs, come dice lei stessa, non ama la montagna e l’immersione nella natura selvaggia, non capisce le motivazioni di chi pratica uno sport estremo, di chi affronta viaggi disagevoli e avventurosi x l’osservazione degli animali nel loro habitat, e il racconto risente della sua scarsa partecipazione emotiva. Tempe ha un ego immenso e la sua convinzione di fare sempre la cosa giusta, non solo a livello professionale ma in ogni aspetto della vita, i suoi giudizi acidi e spocchiosi sull’aspetto, l’abbigliamento, le abitudini altrui, le sue battute sarcastiche che vorrebbero essere spiritose, ma sono spesso irritanti e incomprensibili, non ne fanno un personaggio simpatico. Lo stile è scorrevole, le storie gialle sono avvincenti e ricche di tensione ma soprattutto i racconti di Kathy Reichs sono unici nella descrizione dettagliata dei particolari scientifici del suo macabro lavoro. In “Prime ossa” 3/5 il tema di sfondo è la diffidenza e il timore preconcetto con cui sono trattati i malati di AIDS e i sieropositivi; in” Ossa in tasca” 3/5 si tratta della protezione degli uccelli rapaci e la crudeltà verso gli animali, in particolare i cani delle fattorie per la produzione di cuccioli. “Ossa di palude” 4/5, è il racconto che ho maggiormente apprezzato, e narra della diffusione dei pitoni, originari del Sudest asiatico, nelle Everglades, con grave di rischio di estinzione x le specie autoctone di cui si cibano. “Ossa di ghiaccio” 3/5 è dedicato ai morti non recuperati nelle scalate all’Everest e alle vittime del terremoto in Nepal ma il tema appare poco sentito e la pubblicazione come romanzo singolo è una sgradevole operazione commerciale.