Un pacifico matrimonio

Secondo coinvolgente capitolo del ciclo di "Canopus in Argos: Archivi", in cui la Lessing affronta tematiche sociali e psicologiche sempre attuali: il confronto con il diverso, l'accettazione delle ragioni dell'altro e la memoria del passato come risorsa per la salvaguardia del futuro. Il libro spicca per lo spessore psicologico e la brillante dinamicità delle relazioni dei personaggi, sebbene a tratti - soprattutto nei dialoghi - l'insieme possa apparire alle volte un po' "plastico" e poco intuitivo (occorre tuttavia ricordare che lo scenario non è quello propriamente umano). Molto coinvolgenti sono le descrizioni degli scenari rurali e contemporaneamente fiabeschi. Una nota negativa, purtroppo, va menzionata a proposito dell'edizione, presentante un po' troppi errori di battitura e di ortografia, nonché alla traduzione, che mi è parsa alle volte alquanto asciutta (in particolare per l'uso dei pronomi personali, che avrebbero alle volte reso meno difficile comprendere il senso di certe frasi con i riflessivi e i reciproci, nonché dato alla narrazione una scioltezza maggiore).

Uno stile unico, difficile da classificare in un singolo genere. Libro meraviglioso! La iniziale difficoltà nell'avvicinamento di due mondi differenti, quasi opposti, e alla fine l'inaspettata naturalezza con cui le caratteristiche di uno si ritrovano nell'altro mondo e viceversa.

Specialmente per Ilaria. Ho letto tutto di Doris Lessing in greco e in italiano, sempre rimanendo sorpreso per la bellezza dei suoi scritti. HO letto Shikasta in una pessima traduzione greca e ciononostante sono rimasto abbagliato. Le zone di Shikasta ("Un pacifico matrimonio") inizialmente mi e' sembrato un romanzo rosa finche' proseguendo la lettura mi sono trovato di nuovo negli ambienti di sogno. Solo un romanzo per donne non e'.