La parola ai giurati

Personalmente è un film che adoro. Lo adoro nei ritmi che ha, nei tanti piccoli particolari di recitazione, nell'ambientazione quasi claustrofobica e lo adoro perché offre moltissimi spunti filosofici, specialmente di ambito socratico.

Ottimo film, in cui il confronto delle varie personalità diventa sempre più intenso a mano a mano che il dubbio si insinua nelle tesi dei singoli giurati. Henry Fonda, promotore del dubbio, lancia la pietra in attesa che le onde investano gli altri, smuovendo domande e risposte in grado di ribaltare anche le convinzioni iniziali di chi, inconsapevole, ragiona per pregiudizi. Lumet in questo suo primo film da regista gioca con le inquadrature ravvicinate, muove la macchina da presa in mezzo al caldo che invade la stanza, e riesce a trasmettere una concreta sensazione di opprimente claustrofobia senza perdere mai la presa sullo spettatore.

Ottimo film, in cui il confronto delle varie personalità diventa sempre più intenso a mano a mano che il dubbio si insinua nelle tesi dei singoli giurati. Henry Fonda, promotore del dubbio, lancia la pietra in attesa che le onde investano gli altri, smuovendo domande e risposte in grado di ribaltare anche le convinzioni iniziali di chi, inconsapevole, ragiona per pregiudizi. Lumet in questo suo primo film da regista gioca con le inquadrature ravvicinate, muove la macchina da presa in mezzo al caldo che invade la stanza, e riesce a trasmettere una concreta sensazione di opprimente claustrofobia senza perdere mai la presa sullo spettatore.