Passato imperfetto

Un romanzo è veramente "potente". La storia, purtroppo possibile, viene trattata senza edulcorare nulla, e, nel contempo, senza indugiare morbosamente su particolari raccapriccianti e spaventosi. In qualche modo, la banalità del male. Il giovane agente, poi Commissario-Capo, colpisce per la straordinaria umanità, per la straordinaria sfaccettatura della sua anima, per le sue debolezze, per la sua compassione, nel senso latino del termine, che trasforma l'umana incertezza in titanica forza. Non è facile creare suspence quando, fin dalle prime pagine, si sa chi è il colpevole: ma Matthews riesce a farlo con grande maestria. Un romanzo da leggere e da pubblicizzare: temo che in un paese come l'Italia, dove l'apparenza viene molto, spesso troppo, considerata, il fatto che sia uscito per i tipi economici di Rizzoli possa averlo, in qualche misura, danneggiato. Quindi è bene che noi, che ne abbiamo la possibilità, invitiamo più persone possibili a leggerlo. E' un giallo, certamente, ma è anche molto, molto di più.