Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi - Alessandro Piperno - copertina
Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi - Alessandro Piperno - copertina
-50%
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 94 liste dei desideri
Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi
Attualmente non disponibile
5,00 €
-50% 10,00 €
5,00 € 10,00 € -50%
Attualmente non disp.
Chiudi

Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori

Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
Spedizione Gratis
-50% 10,00 € 5,00 €
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
Spedizione Gratis
-50% 10,00 € 5,00 €
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
ibs
Chiudi
Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi - Alessandro Piperno - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione



La seconda, attesa prova del giovane scrittore italiano. Dopo il successo clamoroso di Con le peggiori intenzioni.

Luglio 1986. Una villa immersa nel verde, alle porte di Roma. Raccolta intorno alla cena, una bellissima famiglia: Leo è un quarantottenne oncologo infantile di fama internazionale, Rachel un medico e una madre dedita e rigorosa, Filippo e Samuel due figli alle soglie dell’adolescenza. Il tg delle otto lambisce in sottofondo questo momento di intimità quasi perfetta, fino a che, proprio dalla tv, giunge la notizia che cambierà per sempre la vita di ciascun membro della famiglia Pontecorvo. Leo è accusato di un reato ripugnante. E tale accusa proietta su di lui il cono d’ombra di un potentissimo riflettore, che rivela crepe, passi falsi, ipocrisie, infingardaggini o la semplice pigrizia di cui si è reso responsabile nel corso della sua esistenza. L’attività di primario, la correttezza di professore, ogni dettaglio della sua vita intima e civile sta per essere messo in discussione dai nemici e dagli amici di un tempo, da giornalisti ingolositi e puntigliosi magistrati, assistenti truffaldini e scaltri avvocati, truci galeotti e secondini brutali... Così, dalla sera alla mattina, il professor Pontecorvo si ritrova trasformato nell’oggetto privilegiato del pubblico biasimo: vittima inerme di odio, pettegolezzo, delazione, calunnie, intimidazioni. Leo sarebbe forse in grado di sopportare tutto questo: ciò che lo annienta è il silenzio della moglie e dei figli. Che siano loro i primi a non credere alla sua innocenza? Con lo sguardo feroce ma sempre emotivamente compromesso, con il brio e la capacità di affondo psicologico che abbiamo conosciuto in Con le peggiori intenzioni, Piperno ci racconta la storia di un uomo di successo giunto improvvisamente alla resa dei conti con il proprio narcisismo e le proprie infantili fragilità; ci racconta una famiglia, i suoi riti, le sue tenerezze e i suoi tabù. E insieme scandaglia i meccanismi della nostra psiche, l’urgenza collettiva di capri espiatori, le sottili ma spaventose distorsioni generate dalla lente deformante dell’informazione. Questo romanzo, affollato di personaggi memorabili eppure percorso dalla linea monodica di un solo lamento, mette in scena su un palcoscenico angosciosamente simile alle nostre case il dramma senza tempo e senza riscatto della giustizia umana e dei suoi (inevitabili?) errori.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2010
26 ottobre 2010
417 p., ill. , Rilegato
9788804573739

Valutazioni e recensioni

3,8/5
Recensioni: 4/5
(50)
5
(23)
4
(12)
3
(3)
2
(6)
1
(6)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Roberto
Recensioni: 2/5

E’, questo, il primo libro di Piperno che ho letto e non so se avrò la voglia di leggerne altri. Premetto che non mi è del tutto dispiaciuta la scrittura di Piperno, sebbene mi sia apparsa, spesso, noiosamente insistente nella sua prolissità. E’ un libro dei perché ai quali, quasi mai, è data risposta. I personaggi sono irreali, la trama (che pure risulta scheletricamente tracciata) viene malamente affogata in un contesto scarsamente verosimile. Mi ha fatto pensare, più che ad un romanzo (del quale nulla ha), agli appunti di uno psicanalista tendenzialmente portato allo spreco di carta (oltre 400 pagine!). Dimenticavo: è stato uno dei pochi libri in grado di farmi innervosire.

Leggi di più Leggi di meno
Lei fang
Recensioni: 4/5

E' la prima opera che leggo di Piperno,e a onor del vero la prima parte del libro non mi è piaciuta tanto, poichè era molto concentrata sulla figura della moglie Rachel, successivamente però mi ha interessato sempre di più. Trovo incredibili come senza le lettere di Camilla esplicitamente scritte (almeno non tutte) lo scrittore sia riuscito a tessere la trama su questi scambi. D'altro canto mi è sembrato irreale un isolamento così totale e persistente della famiglia, se posso capire la decisione della moglie (poichè moltissime volte si è evidenziata la sua educazione) ,quella dei figlio proprio non la capisco,troppo intrasigenti. Penso proprio di leggere il seguito di questo ottimo libro.

Leggi di più Leggi di meno
Marco Ferraro
Recensioni: 4/5

Avevo già messo da un pezzo Piperno fra gli autori da provare e dopo aver saltato "Con le peggiori intenzioni" sono caduto su questa "Persecuzione" perché l'intreccio della storia mi sembrava particolarmente calzante alla società odierna. Un medico, che per una serie incredibile di circostante e leggerezze, si trova a precipitare da un piedistallo di ammirazione e rispettabilità in un pozzo di disprezzo ed ignominia, isolandosi volontariamente da tutto e da tutti in primo luogo dai propri affetti. Certo la vicenda ha delle motivazioni inverosimili, come quando nei film anticipando le scene pensiamo "Non farà mica ? !", ma gli sviluppi successivi non sono poi tanto irreali. Al di là di ciò è il quadro della società che è convincente, in cui l'ipocrisia è il sentimento dominante, ma quello che viene fuori indirettamente è che questa è una parte della società ed esasperandone gli aspetti negativi non si fa altro che accentuare la frattura con il resto riproponendo la divisione del paese che dagli anni '80 si è palesata, non a caso infatti il professor Pontecorvo è un craxiano convinto.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3,8/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(23)
4
(12)
3
(3)
2
(6)
1
(6)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

"Ma insomma cos'è la vergogna?", si chiedeva Alessandro Piperno in uno dei suoi splendidi articoli che periodicamente si leggono nel "Corriere della Sera". E si rispondeva: "Un ardente desiderio di non esserci. Di non esistere o almeno di non essere più qui in questo preciso istante". Proprio quello che accade nell'incipit al protagonista di questo libro: "Era il 13 luglio del 1986 quando un imbarazzante desiderio di non essere mai venuto al mondo s'impossessò di Leo Pontecorvo". E in effetti nella discesa agli inferi che trasformerà un quarantottenne chirurgo di successo – stimato professionista e amato padre di famiglia – in un "povero scarafaggio", "vergogna"(come nel titolo di Coetzee) è una parola chiave. Forse la più importante delle parole tormentone ossessivamente disseminate a segnalare la portata simbolica della vicenda narrata.
Quella vergogna che accomunava il suo primogenito ("Quel sentimento dimostrava che il suo ragazzo era un tipo davvero sensibile"), la fidanzatina dell'altro figlio ("È proprio sulla vergogna che Camilla sta formando in modo così precoce la sua personalità") e anche l'avvocato amico d'infanzia ("Doveva essere una cosa così difficile, così terribile, vivere quella vergogna") è destinata infatti a diventare l'unico, totalizzante, tratto del suo carattere: "Ora Leo Pontecorvo è tutto il suo imbarazzo. Tutta la sua vergogna". E pensare che tra le caratteristiche di Leo (ma c'entra qualcosa con il Merumeci degli Indifferenti?) c'era proprio una notevole – sia pur rattenuta e ben simulata – vanità. La prima a essere ferita quando scoppia lo scandalo che fa di lui un presunto pedofilo: "Il dramma di quell'apparizione in tv" (la brutta foto mostrata durante il tg) "fu per lui anche una tragedia della vanità".
Se con altrettanta ossessività si segue lungo tutto il racconto la disposizione di queste parole simbolo, ci si rende conto che queste finiscono con il disegnare una serie di coppie oppositive in cui un elemento rappresenta, nella vita del protagonista, il prima; l'altro il dopo, rispetto alla data fatidica con cui si apre il romanzo. Così ad esempio il sarcasmo – prima agito ("Uno spirito sarcastico che Leo incarnava a perfezione"), poi subìto ("Da un bel po' mi lascio trattare da te con sarcasmo, lascio che questa gente mi torturi") – fa spazio al melodrammatico("Offrendo loro melodrammaticamente i polsi"): un atteggiamento che Leo considerava tipico di sua moglie (nei loro litigi "il tono era, come al solito, sarcastico e melodrammatico").
Lui, d'altronde, "amava interpretare la parte del rude senza Dio", sbandierando "parole per Rachel vuote di significato e pompose come laicismo, illuminismo, agnosticismo"; mentre lei ci teneva a festeggiare come si deve la festa del kippur, ovvero dell'Espiazione (come nel titolo di McEwan): una parola che più avanti suonerà profetica alle orecchie di Leo ("Perché un Dio deve esserci. L'ultimo infernale anno della sua vita è Dio"). Lei, d'altronde, era quella educata a pensare che "l'intero universo era disseminato di presagi nefasti"; lui "quello spirito cazzaro" che fino all'ultimo continua a illudersi che la sua tragedia sia soltanto un "sordido scherzo" (Lo scherzo, come nel titolo di Kundera).
Vergogna/vanità, sarcasmo/melodramma, laicismo/dio, tragedia/scherzo. Ma la coppia più classica – quasi petrarchesca – è quella che fa capo al titolo complessivo dell'affascinante progetto di Piperno, destinato a completarsi a marzo con l'uscita di un secondo volume: Il fuoco amico dei ricordi (Fuoco amico, come nel titolo di Yehoshua), ed è la coppia fuoco/neve.Il fuoco è il primo simbolo ad apparire nel racconto, mimetizzato nella frase del figlio Filippo che rompe il silenzio seguito alla notizia del tg: "Mamma, perché non spegniamo il fuoco?" (solo sessantacinque pagine più avanti "qualcuno ha trovato la forza di spegnere la tv e il fuoco sotto la moka annerita"). Nella scena decisiva – quella in cui Leo e Camilla si trovano soli davanti al camino – i due elementi convivono: "Il fuoco si stava spegnendo. La neve oltre la finestra non smetteva di scendere". Poi la neve diventerà il correlativo oggettivo degli "immacolati idilli familiari"; il fuoco che animava Camilla ("Fosse dipeso da lei avrebbe dato fuoco a tutto"), l'immagine dell'inferno in cui Leo precipita: della sua sofferenza e del suo sacrificio.
"Vergogna. Colpa. Legge. Castigo, ecc. Li si pensa sempre con la lettera maiuscola non capendo che essi fanno male solo quando invadono la tua vita con la minuscola", scrive ancora Piperno nello stesso articolo del "Corriere della Sera". In questo senso, Persecuzione può essere letto – etimologicamente – come la storia di un individualissimo olocausto. Come l'espiazione di un atavico senso di colpa legato alla propria condizione di privilegiato: "Quello della buona borghesia ebraica uscita indenne dalla persecuzione". Come il Processo che kafkianamente inchioda l'innocente alla sola colpa della propria vergogna, perché "non c'è storia personale che non possa essere altrettanto capziosamente manipolata". Non il "falò delle vanità" (come nel titolo di Tom Wolfe), ma il falò della verità.
Giuseppe Antonelli

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Alessandro Piperno

1972, Roma

Insegna letteratura francese a Tor Vergata. Nel 2005 ha pubblicato per Mondadori Con le peggiori intenzioni, il suo primo romanzo. È inoltre autore dei saggi Il demone reazionario. Sulle tracce del Baudelaire di Sartre (Gaffi 2007) e Contro la memoria (Fandango 2012).Nel 2010 è uscito da Mondadori Persecuzione, che insieme a Inseparabili (premio Strega 2012) dà vita al dittico dal titolo Il fuoco amico dei ricordi e che in Francia è stato finalista ai premi Médicis e Femina e ha vinto il Prix du Méilleur Livre Étranger. Altre sue pubblicazioni sempre per Mondadori, Pubblici infortuni (2013), Dove la storia finisce (2016) e Di chi è la colpa (2021).

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore