Il pettirosso

I soldati norvegesi, combattenti sul fronte russo insieme ai nazisti, furono condannati come traditori della patria, nonostante il loro re li avesse velatamente incitati paventando una possibile invasione bolscevica. Questo retroscena storico si alterna monotono a vicende che si svolgono nel presente, restituendo una trama atrofizzata e macchinosa. Alcune stridenti sciatterie lessicali presenti nella traduzione, vanno impietosamente a peggiorare una narrazione sgradevolmente piatta e banale, priva di qualunque stile, persino più attutita rispetto all'essenzialità che caratterizza la prosa nord europea. Nelle ultime pagine affiora dall'opacità uno spunto di riflessione sociologica attuale: attentati di rilevanza mediatica non vengono deliberatamente resi noti in quanto potrebbero diventare contagiosi ...

Grande ricostruzione Da finire tutto d'un fiato

Bello,semplicemente bello. Il migliore di quelli di Nesbø che ho letto finora. Una storia non che intreccia passato e presente in modo drammatico, con una tensione in crescendo che ti lascia fino alla fine in sospeso sul colpevole...che non ti aspetti!