La composizione del Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra op. 37 di Ludwig van Beethoven è legata a un gran numero di innovazioni musicali, che segnano il carattere di questa monumentale opera in do minore. A differenza dei due concerti che aveva scritto in precedenza per il pianoforte, in quest’opera Beethoven non permette allo strumento solista di fondersi con l’orchestra, ma lo pone in netta contrapposizione in un contesto realmente sinfonico. Affermatosi a livello planetario con le sue analitiche interpretazioni dei capolavori di Johann Sebastian Bach, Glenn Gould sembra essere nato per mettere in grande evidenza la scrittura straordinariamente innovativa di Beethoven. Il solista contrasta l’imponente introduzione orchestrale con poderosi accordi, che lasciando l’ascoltatore con il fiato sospeso. Con il suo approccio molto concentrato, Gould delinea il Largo con sublime delicatezza, illuminando con una luce consolante le cupe sonorità degli strumenti gravi dell’orchestra. Il Finale viene eseguito con un rigore quasi bachiano, con tutte le note che sembrano venire scolpite nel granito. Questo movimento cambia carattere più e più volte, passando da un delicato lirismo a una turbolenta estasi, che giunge alla conclusione con un’emozione elettrizzante. Questa straordinaria riproposizione della Speakers Corner è stata realizzata con tecnologia rigorosamente analogica, utilizzando i nastri analogici originali e un procedimento di rimasterizzazione del tutto analogico, dal master alla testina di incisione. Per finire, va sottolineato il fatto che l’etichetta tedesca ha provveduto a pagare tutte le royalty e tutti i diritti d’autore, un fatto per nulla scontato al giorno d’oggi.
Registrazione effettuata nel maggio del 1959 presso gli Studios della 30th Street di New York della Columbia da Jack Ashkinzy e dal producer Howard H. Scott.
Contiene:
Ludwig van Beethoven (1770-1827): Concerto n. 3 in do minore per pianoforte e orchestra op. 37
Leggi di più
Leggi di meno