Piano Works IX

Pochi concerti hanno suscitato così tanto clamore come quello immortalato in questo disco. Nel settembre del 2008, in occasione del festival “Jazz and Friendship” tenutosi al castello di Elmau nella bassa Baviera, critici, musicisti e appassionati aspettavano con ansia di vedere due grandi pianisti a confronto: Joachim Kühn, classe ‘44, grande figura del jazz europeo sin dagli anni ’60; e Michael Wollny, prodigioso talento, quintessenza della musica del nuovo millennio. I due musicisti hanno sempre mostrato apprezzamento uno nei confronti dell’altro. Tutto ebbe inizio nel 2001 quando Wollny basò la propria tesi del diploma di conservatorio sull’improvvisazione di Kühn e i suoi così detti “vortici tonali”. Il giovane talento era affascinato da colui che considera il suo maestro e fonte di ispirazione. D’altra parte, Joachim Kühn nutriva un profondo rispetto per il giovane virtuoso. Divenne quindi naturale e logico che prima o poi questi due grandi pianisti si dovessero incontrare per mettere le proprie capacità a confronto. Fra i due musicisti l’intesa è perfetta. Nessuno dei due cerca di prevaricare sull’altro, bensì l’opposto: l’accordo musicale fra i due fa sì che entrambe le forti personalità dei musicisti usino le proprie energie per raggiungere uno scopo più elevato nella musica. Come per arte di magia, le loro voci musicali emergono e interagiscono. Piano Works IX – Live at Schloss Elmau rappresenta il perfetto esempio di ricerca comune di nuove dimensioni musicali.