Piccola posta

"Lady Eva", nobildonna di origine polacca, è in realtà la signorina Filomena Cangiullo. Non vive in un castello, ma in una casa popolare romana con la madre che le fa da segretaria. Non ha avventure galanti con baroni che si sfidano a duello per difendere il suo onore, come racconta alle sue lettrici, ma piuttosto è protagonista di incontri-scontri al mercato rionale, dove si reca ad acquistare i peperoni per la cena. Ma ha una fervida immaginazione e la sua rubrica "Piccola posta" ha un così grande successo da far alzare la tiratura della rivista "Adamo ed Eva", su cui risponde alle centinaia di lettere che riceve ogni settimana. I suoi consigli danno speranza, e purtroppo anche illusione, a lettrici e lettori in cerca d'affetto, d'amore e di successo e la sua vita s'intreccerà con alcuni di loro: una tenera vecchietta milionaria in cerca di un' "anima buona ", una giovane aspirante attrice, un povero vigile urbano assillato da una moglie devota alla "Piccola Posta" e un truffatore incallito. E poi c'è il bel veterinario vicino di casa, perché anche Lady Eva coltiva il suo sogno d'amore. Film molto divertente e ironico, con una bravissima Franca Valeri snob-popolana e un Alberto Sordi in gran forma nel ruolo del cinico direttore della casa di riposo-lager, impegnato a provocare un decesso all'anziana milionaria. Ma spesso le cose non vanno come ci si aspetta o come si vorrebbe che andassero.