Uno dei più grandi album di tutti i tempi, The piper at the gates down, debutto dei Pink Floyd è un'opera fortemente influenzata da Syd Barret. Le canzoni di questo album si dividono in due tipi distinti; il primo lato dell'album e parte della seconda parte è costituito da canzoni psichedeliche che possono, senza preavviso, servire come trampolini per la band su un'improvvisazione che solo Dio sa dove porta; "Interstellar Overdrive" e "Astronomy Domine" sono senza dubbio i migliori esempi di queste composizioni. Dopo "Interstellar Overdrive" il resto dell'album è dedicato all'altro tipo di composizioni di Syd: fiabe bonarie, e filastrocche come "Lo Spaventapasseri" o "Bike". Queste seguono gli sforzi della carriera da solista di Syd e riescono a essere molto più omogenei di quelli fatti per rendere l'esperienza musicale un trip. Syd è pienamente consapevole (basta guardare "Matilda Mother" se vuoi conferme) ed è disposto a portarci con lui nel mondo dei fratelli Grimm. C'è un tipo di esperienza su "Bike" (per esempio) che tendi ad ottenere solo con le filastrocche destinate ai bambini; Syd ci riporta allo stato mentale che avevamo da bambini ma ci parla ancora da adulti e da pari. La storia di Syd Barret è nota a tutti, e questa è una delle rare testimonianze del suo genio. I wish you were here, Syd!
