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La politica è una cosa seria. Da Berlinguer a Salvini, dieci motivi per cacciare i pagliacci - Andrea Scanzi - copertina
La politica è una cosa seria. Da Berlinguer a Salvini, dieci motivi per cacciare i pagliacci - Andrea Scanzi - copertina
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La politica è una cosa seria. Da Berlinguer a Salvini, dieci motivi per cacciare i pagliacci
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La politica è una cosa seria. Da Berlinguer a Salvini, dieci motivi per cacciare i pagliacci - Andrea Scanzi - copertina
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Descrizione


Con la sua scrittura assieme lucida e allusiva, divertente e spietata, equilibrata e partigiana, Andrea Scanzi ci guida in un percorso che unisce politica, cinema e letteratura, in cui la canzone d'autore diventa una vera e propria colonna sonora.

Dovrebbe essere questo la politica: una forza, un volo, un sogno. Qualcosa che possa farci sentire felici solo se lo sono anche gli altri.

«La politica è schifosa e fa male alla pelle», cantava Giorgio Gaber nel 1980. Quasi quarant'anni ci separano dall'invettiva di «Io se fossi Dio», e nel frattempo cos'è cambiato? Poco, per certi versi, ma moltissimo per altri. Se è vero, come ci ricorda Andrea Scanzi, che «assistiamo da decenni a un inesorabile svilimento della cosa pubblica», il confronto tra ieri e oggi appare al contempo impietoso e illuminante, sospeso tra bruschi cambi di rotta e inquietanti continuità. Per misurare appieno distanze e affinità bastano i profili esemplari di undici politici del presente e del passato: Berlusconi, D'Alema, Renzi, Salvini, Rodotà, Bersani, Parri, Pertini, Andreotti, Berlinguer e Caponnetto. Vicende pubbliche e private in cui si affacciano altri nomi della nostra storia comune. Figure indimenticabili, accanto ad altre da dimenticare o colpevolmente dimenticate; vette di virtù politica o di bieco personalismo, esempi perfetti di dedizione alla comunità e di abilità mediatica; ritratti capaci di restituire, come tessere di un mosaico, il quadro complessivo del nostro Paese. Con la sua scrittura assieme lucida e allusiva, divertente e spietata, equilibrata e partigiana, l'autore ci guida in un percorso che unisce politica, cinema e letteratura, in cui la canzone d'autore diventa una vera e propria colonna sonora. E – all'interno di un dibattito in cui il ruolo più comodo e redditizio è quello del megafono – prende coraggiosamente posizione.

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Dettagli

2019
2 aprile 2019
125 p.
9788817109901
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Indice

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Premessa

Come siamo
Ha vinto lui (Silvio Berlusconi)
L'occasione persa (Massimo D'Alema)
Il peggiore (Matteo Renzi)
Il furbo (Matteo Salvini)
Quando ci ammazzarono il volo (Stefano Rodotà)

Intermezzo con autocritica
Il buono (Pierluigi Bersani)

Come eravamo
Destino a scomparsa (Ferruccio Parri)
Nessuno come lui (Sandro Pertini)
La confessione (Giulio Andreotti)
Il sacrificio (Enrico Berlinguer)
L'esempio (Antonino Caponetto)

Conclusioni - Per un nuovo ottimismo della volontà
Titoli di coda

Conosci l'autore

Andrea Scanzi

1974, Arezzo

Andrea Scanzi (Arezzo 1974), firma di punta del “Fatto Quotidiano”, è giornalista, scrittore, autore e interprete teatrale. Si è Laureato in Lettere nel 2000 con una tesi sui cantautori della prima generazione. Giornalista dal 1997, ha cominciato a scrivere per il "Mucchio Selvaggio". Successivamente ha collaborato con "Il Manifesto", "Il Riformista", "L’Espresso", "Rigore", "MicroMega", "Tennis Magazine" e altre testate.Ha scritto su "La Stampa" dal 2005 al 2011, per poi passare al "Fatto Quotidiano". Ha vinto il premio Sporterme 2003, il Coni 2005, e il Durruti 2010. Il primo libro pubblicato è stato l’autobiografia di Roberto Baggio, dei cui testi Scanzi è stato fra i curatori. Poi ha pubblicato con Limina,...

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