L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Quarto libro della serie di Martin Beck, ma assieme a “L’uomo al balcone” quello che forse ho preferito (e mi sentirei perciò di consigliare) di più. Rispetto a “Roseanna”, infatti, in cui le indagini sono affidate quasi esclusivamente al duo Beck-Kollberg, e che pecca, in certi momenti, di un ritmo abbastanza lento che potrebbe non soddisfare molti lettori odierni, qui lo sviluppo e i tempi sono impeccabili, l’intreccio avvincente e lo spazio dato a ciascun elemento della squadra quasi equivalente, cosa che permette agli autori di indulgere anche in più di qualche parentesi comica (il duo assolutamente esilarante dei poliziotti pasticcioni Kristiansson-Kvant, per esempio, che tornerà anche in altri libri della serie, e i loro incontri-scontri con l’imponente e irascibile sovrintendente della squadra omicidi, Gunvald Larsson). Ma come per tutti i romanzi di questa serie è soprattutto la procedura investigativa a farla da padrona, con un caso complesso che allarma l’opinione pubblica e scuote anche la stessa Omicidi di Stoccolma, perché c’è stato un massacro su un autobus, e una delle vittime è dei loro: un attentato terroristico, forse, o una messinscena per qualcosa di completamente diverso… Se non avete ancora letto nulla della coppia Sjöwall-Wahlöö “Il poliziotto che ride” è, a mio parere, il loro libro migliore.
Il QUARTO dei dieci gialli del ciclo "Martin Beck". Riguardo all'edizione: sorge il sospetto che il nome di Camilleri sia stato usato per pubblicità. Basta leggere i gialli per scoprire che Sellerio li ha pubblicati in ordine sparso, senza riguardo per la sequenza originale di pubblicazione, che non è irrilevante, dato che la vita del protagonista si dipana parallelamente alle storie (tra parentesi, molti autori scandinavi moderni hanno copiato – spesso rozzamente – questa caratteristica). La sequenza corretta in cui andrebbero letti i dieci romanzi è la seguente: Roseanna (n. 638) L'uomo che andò in fumo (n. 776) L'uomo al balcone (n. 686) Il poliziotto che ride (n. 713) L'autopompa fantasma (n. 739) Omicidio al Savoy (n. 757) Un assassino di troppo (n. 665) L'uomo sul tetto (n. 807) La camera chiusa (n. 828) Terroristi (n. 867)
Senza dubbio uno dei migliori della serie di Martin Beck. Poliziesco impeccabile.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
I patiti del genere possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo qualche anticipazione ormai lontana nel tempo, da parte dei "Gialli" Garzanti, finalmente una casa editrice di grande prestigio letterario sembra aver preso la drastica decisione di pubblicare l'opera omnia del padre e della madre di un genere che, a partire dagli anni settanta, ha avuto meritato successo: il romanzo poliziesco europeo. Nulla di hardboiled, quindi, bensì più o meno tranquille indagini di poliziotti svedesi, spagnoli, greci, siculi, secondo i dettami dei loro illustri autori, troppo noti per essere elencati. I progenitori, oltre che essere svedesi (forse la difficoltà di trovare traduttori ne ha ritardato la pubblicazione in italiano), hanno la singolare caratteristica di essere comunisti svedesi, perciò inclini a fornire una visione inedita delle crepe nelle pur ragguardevoli conquiste del Welfare socialdemocratico. Il tutto, è questo il merito, senza distogliere l'attenzione dalla narrazione dell'enigma, affrontato con gli occhi di Martin Beck e dei suoi civilissimi colleghi (anche Gunvald Larsson, malgrado sia di destra, vesta alla moda, e perciò stia antipatico a tutti). Peccato che il pur prestigioso editore non consenta al lettore italiano una lettura piana e completa del testo: nella traduzione infatti manca l'intervallo di pagine 257-288 dell'edizione svedese, mentre vengono ripetute quelle dell'intervallo 225-256.
Gian Giacomo Migone
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore