Libro molto piacevole e scorrevole da leggere, appassionante, ricco di spunti e molto intrigante
Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi
Qualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l'umanità andrà incontro al rischio dell'estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire. Il problema è che l'emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita. Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati: la stessa reazione che suscitò Jan Karski, il «testimone inascoltato», quando cercò di svelare l'orrore dell'Olocausto e non fu creduto. In tempo di guerra, veniva chiesto ai cittadini di contribuire allo sforzo bellico: ma qual è il confine tra rinuncia e sacrificio, quando in gioco c'è la nostra sopravvivenza, o la sopravvivenza dei nostri figli? E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto? Nel suo nuovo libro, Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche. Un libro unico, che parte dalla volontà di «convincere degli sconosciuti a fare qualcosa» e termina con un messaggio rivolto ai figli, ai quali ciascun genitore – non solo a parole, ma con le proprie scelte – spera di riuscire a insegnare «la differenza tra correre verso la morte, correre per sfuggire alla morte e correre verso la vita».
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Edizione:7
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Vito Nicola Signorile 29 gennaio 2020
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CHIARA DELLO SBARBA 02 ottobre 2019
Conoscevo l'autore per altra opera. Qui la scrittura è semplice, fluente e va dritta al punto: cosa possiamo fare nel nostro quotidiano per spostare anche una sola virgola nella catastrofe ambientale che stiamo vivendo apparentemente senza vedere. L'autore mi ha convinto, non diventerò vegetariana almeno per ora ma cercherò di fare il mio piccolo sforzo nel privato anche se fosse solo per diffondere l'allarme al quale ci rifiutiamo di credere