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Caparezza è Caparezza: ironico, intelligente, profondo, brillante, geniale! Il suo modo di scrivere mi è sempre piaciuto e anche questa volta mi ha convinto. L'album "Prisoner 709" è pervaso come tutti i suoi lavori di quell'ironia sottile che trasforma ogni brano potenzialmente semplice in una canzone unica. Le 16 canzoni mi piacciono tutte, ma devo dire che i singoli "Ti fa stare bene" e "Una chiave" sono secondo me quelli che, commercialmente parlando, faranno più successo. Assolutamente da avere!
L’ultimo disco di Caparezza è un caleidoscopio di note e testi. Come tutti i suoi album, merita più di un ascolto per poter dire di averlo capito e ascoltato bene – anche perché nel libretto i testi sono totalmente assenti, quindi ti tocca ascoltarlo ben bene parola per parola –, ma non puoi non rimanere gasato da alcune tracce, quale la più radiofonica “Ti fa stare bene”, oppure la sottile “Confusianesimo”, la stupenda “Una chiave”… Come si fa a scegliere una sola tra tutte e sedici le tracce del disco? Questo è un album che va ascoltato in loop continuo per giorni!
Su Caparezza ci sono pareri discordanti: c'è chi lo ritiene un rapper, chi assolutamente no...diciamo che la verità sta nel mezzo! Il Capa si esprime usando il rap, ma vestendolo con uno stile particolare che lo rende unico nel suo genere. "Prisoner 709" è l'ennesimo capolavoro partorito dalla sua mente geniale capace di usare giochi di parole, assonanze, metafore come un giocoliere è in grado di far roteare i birilli sulla propria testa. Il singolo apripista che, dà il titolo allo stesso album, è di una potenza non solo musicale, ma anche e soprattutto concettuale..."Io sono il disco non chi lo canta" dice il Capa nel pezzo e lì abbiamo la prima e grande rivelazione. Il brano, allegro ma non troppo, "Ti fa stare bene" ha furoreggiato in radio, ma come tutte le sue tracce, ha bisogno di un'accurata analisi per capire, appieno, quello che il Capa vuole trasmetterci davvero. ("Fuori dal tunnel" docet!!!). Altro pezzo emozionante è "Una chiave" in cui l'artista di Molfetta "dialoga" con il se stesso bambino sul tema del sentirsi incapace ed inadeguato. Altre perle da scoprire vi aspettano all'interno del disco...consigliatissimo a chi non si accontenta del primo ascolto.
Recensioni
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