Proximity

Un nuovo grande album per Enrico Pieranunzi. Con Matt Penman al contrabbasso. Ralph Alessi alla tromba, alla cornetta e al flicorno. E con Donny McCaslin ai sax tenore e soprano. Quattro eccellenti musicisti di generazioni diverse e di musicalità diversa, che qui giocano a trovare insieme un ritmo comune. E paradossalmente lo fanno senza appoggiarsi al rassicurante sostegno di una batteria, bensì cercando di sostenersi l'un l'altro, prendendo tutto il jazz che li ha attraversati e provando a inventarne di nuovo. Come in tutti i bei dischi del pianista romano, alla base di tutto ci sono lo studio e il rispetto per il jazz. Due elementi che legano Pieranunzi alla tradizione della musica che ama e che contemporaneamente lo proiettano verso la creazione e la scrittura di nuovi temi. Piccoli passi in avanti nel solco dei grandi classici. Ricerca costante di un'evoluzione e di nuove sfumature da dare alle sue composizioni. La scelta di costruire un nuovo contesto musicale, mettendo in piedi un quartetto inedito, è certamente la prova più tangibile di questa operazione di ricerca e di proiezione verso il futuro. I brani sono tutti firmati dal leader.