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Quando l'abito faceva il monaco. 62 figurini monastici conservati nel Museo Diocesano di Santo Stefano al ponte di Firenze - Lara Mercanti,Giovanni Straffi - copertina
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Quando l'abito faceva il monaco. 62 figurini monastici conservati nel Museo Diocesano di Santo Stefano al ponte di Firenze
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Quando l'abito faceva il monaco. 62 figurini monastici conservati nel Museo Diocesano di Santo Stefano al ponte di Firenze - Lara Mercanti,Giovanni Straffi - copertina
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Descrizione


Sessantadue "figurini" di monaci, conservati nel Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte di Firenze, ci conducono nell'affascinante e misterioso mondo degli ordini religiosi. Le normative dei vari Istituti avvertivano (ricordiamo l'antichissimo detto) che l'abito non fa il monaco, ma gli attribuivano anche l'importante compito di specificare chi si era e quale ruolo si ricopriva. In alcuni periodi l'abito assunse un valore che superava la funzione pratica: alcuni ordini lo imponevano anche di notte, altri non permettevano di toglierlo nemmeno durante gravi malattie. Scrive nel 1705 Clemente Pistelli a proposito del fondatore dei chierici regolari minori: "non mirò giamai (oltre le mani) parte alcuna del suo corpo ignuda; che perciò dormiva sempre vestito, e bisognandogli talvolta rappezzar le calzette, non le levava dalle gambe, per non lasciarle scoperte, ma sopra di esse le raggiustava al meglio". L'epoca della realizzazione dei sessantadue quadretti è da collocarsi intorno alla prima metà del Settecento.
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Dettagli

2006
1 dicembre 2006
240 p., ill. , Rilegato
9788859601012
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