Quando i cavalli avevano le dita. Misteri e stranezze della natura

Se si vuole capire qualcosa dell’evoluzione e della biologia, senza essere costretti a leggere difficili manuali dedicati a corsi universitari, questo è uno dei libri migliori. Esprimendosi chiaramente ed usando un linguaggio di stile colloquiale, l’autore, presenta una serie di studi su diversi tipi di problematiche legate all’evoluzione delle specie ed all’interpretazione delle teorie darwiniane. Il testo è molto piacevole da leggere, sconta l’unico difetto di essere “frammentario” (non piacerà quindi a chi preferisce le trattazioni più “manualistiche”), infatti l’opera non nasce in modo unitario ma è formata da una serie di articoli pubblicati nel corso del tempo dall’autore.

Mi sono avvicinata a questo libro con la curiosità di chi questi argomenti non li ha studiati se non al liceo eppure ne è fortemente attratto, e la mia è stata una scelta felice. Gould è una di quelle rare persone che sanno raccontare fatti scientifici in maniera scorrevole e divertente, rendendoli perciò accessibili anche ai profani. Il libro è una raccolta di saggi che spaziano da aneddoti storici, legati a figure più o meno note in ambiente scientifico, a descrizioni di caratteri e peculiarità di certi animali che, seppur bizzarri, hanno il loro motivo di esistere. Questo è in sostanza il filo rosso che collega tutti gli elementi: da fatti del tutto particolari si arriva sempre a una lode alla natura e ai suoi infiniti modi di creare.