Quando eravamo giovani. Vol. 1

Da leggere

Un testo sincero sull'esistenza. Tende a piacere se non si è "dei bacchettoni" ipocriti

Si tratta di poesie inedite, pubblicate dopo la morte di Bukowsky. Inedite, ma la cui pubblicazione postuma sarebbe stata progettata dallo stesso Bukowsky. E questo dovrebbe dirci qualcosa, anche se non sappiamo esattamente cosa. Non le aveva scelte per la pubblicazione. Sono lampi, intuizioni, storie minimali, bozzetti raccontati con un verso singhiozzante, al punto che non capisci se si tratta di un singhiozzo voluto o di un singhiozzo involontario da ubriaco che prende appunti per ciò che in condizioni leggermente più controllate riuscirà a scrivere. Direi che sono prosa essenziale e contemporaneamente poesia, potenza di immagini e breve racconto. Potete leggerle una alla volta, fotografando come nell'antologia di Spoon River brevi episodi in cui si condensa un'esperienza vitale; oppure potete leggere in fila, quasi d'un fiato, come un racconto, partendo dalle scuole medie e proseguendo poi in stanze ammobiliate e pessimi alcolici, ripercorrendo la storia del loro autore. E vedrete con occhi attenti e sensibili un mondo che forse non potremmo mai vedere altrimenti.