Quartetti per archi completi

Per il suo esordio discografico nel prestigioso catalogo della Chandos, l’Arcadia String Quartet presenta le opere che sono sempre state il cuore del suo repertorio e della sua carriera, vale a dire i sei quartetti per archi di Béla Bartók. Grazie a questi capolavori del grande compositore ungherese, i membri dell’ensemble romeno – quindi geograficamente molto vicini a Bartók – si sono imposti in alcuni dei concorsi più importanti del mondo, tra cui quelli di Osaka, di Amburgo e della Wigmore Hall, tre successi che hanno contribuito a indirizzarne nel migliore dei modi la carriera. Il grande interesse che Bartók nutrì per il quartetto d’archi – che non trova confronti in nessun altro genere – affonda le sue radici nella gloriosa tradizione viennese, ma con il desiderio di spostare il centro di gravità dalla capitale austriaca, per portarla con tonalità e ritmi alternativi in un ambito più agreste e bucolico. Le sei magistrali opere che Bartók compose per questo organico trovano piena espressione nella splendida interpretazione dell’Arcadia String Quartet, che ne sottolinea tutti gli elementi più peculiari, tra cui le ardite modulazioni, la vena a tratti amara e introversa, i toni dolenti e – di tanto in tanto – i brillanti spunti popolari.
Contiene:
Béla Bartók (1881-1945): Quartetto n. 1 per archi op. 7 BB 52; Quartetto n. 2 per archi op. 17 BB 75; Quartetto n. 3 per archi BB 93; Quartetto n. 4 per archi BB 95; Quartetto n. 5 per archi BB 110; Quartetto n. 6 per archi BB 119