Quartetti per archi vol.2

In “String Quartets vol. 2” il Minguet Quartet propone le splendide interpretazioni dei quartetti di Wolfgang Rihm No. 5 “Ohne Titel” (1981-1983) e No. 6 “Blaubuch” (1984): con un vigore che li attraversa dall’inizio alla fine, questi due movimenti singoli appartengono ai quartetti più appassionati di tutta l’opera del compositore tedesco. Come un vortice, un senso di irrequietezza interiore spinge l’ascoltatore in un mare di commozione, di strutture che giacciono l’una sull’altra in costante furioso movimento. Ci sono punti di calma in entrambi i pezzi, ma anche questi sembrano spingere avanti, riecheggiando passaggi più turbolenti. In un certo senso, questi frammenti tranquilli si calmano anche da un punto di vista tonale, fino a quando il vortice emozionale non riprende il sopravvento e spinge il movimento di nuovo in avanti. Quando una volta fu chiesto a Rihm perché componesse e che cosa volesse ottenere con la sua musica, il compositore rispose che voleva «commuovere ed essere commosso». Questo è precisamente quello che succede in “String Quartets vol. 2”, con veemenza quasi inquietante.