Quartetto per archi - Quintetto per archi

Un capolavoro intramontabile Il Quartetto Americano di Antonín Dvorák costituisce uno dei candidati più autorevoli per entrare in una classifica dei capolavori più famosi e amati della letteratura classica di tutti i tempi, un fatto che appare del tutto evidente in questa nuova registrazione del Leipziger Streichquartett. Questo capolavoro è stato abbinato al magnifico Quintetto per archi op. 77 dello stesso compositore boemo, con lo straordinario contrabbassista Alois Posch che si unisce ai componenti del Leipziger Streichquartett in un disco che si candida per diventare una delle chicche più ambite dagli appassionati di cameristica ottocentesca di tutto il mondo. Ovviamente, un progetto di questa levatura non poteva fare a meno di una qualità sonora adeguata, per intenderci quella garantita da un SACD in grado di fornire un’immagine sonora tridimensionale di incredibile realismo. Viaggio nel Far West Se le melodie pentatoniche del Quartetto Americano di Dvorák esprimano davvero le sonorità del Nuovo Mondo costituisce ancora una questione aperta. Tuttavia quando Ivo Bauer intona il primo tema si viene a creare un’atmosfera ammaliante, che prosegue fino al vivacissimo crescendo finale. Il malinconico secondo movimento si apre su toni commoventi e quando verso la fine i due violini di Stefan Arzberger e di Tilman Büning si fondono in seste, il cuore di nessun amante della grande musica può rimanere impassibile. Ascoltando il movimento conclusivo, qualcuno potrebbe avere l’impressione di ascoltare un cavallo lanciato al galoppo nel West o forse si tratta di una locomotiva a vapore? Una incomparabile ricchezza Come il Quartetto Americano, lo splendido Quintetto op. 77 possiede numerose melodie di grande bellezza, tra le quali meritano di essere citati i deliziosi assoli del primo violino del movimento lento. Da parte sua, il violoncello – liberato dall’incombenza di garantire una base nel registro grave grazie al fondamentale apporto del contrabbasso – si mette in evidenza più volte con una serie di meravigliose melodie. Nei movimenti veloci Matthias Moosdorf e Alois Posch impongono un ritmo incalzante alla linea grave, che gli altri musicisti seguono con evidente entusiasmo. Obiettivo raggiunto Anche in questo caso i componenti del Leipziger Streichquartett sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo di creare un disco destinato a diventare un punto di riferimento del mercato discografico. Inoltre l’immagine sonora straordinariamente realistica garantita dalla tecnologia 2+2+2 esclusiva della MDG si rivela come sempre in grado di accontentare anche gli audiofili più esigenti. L’ensemble appare riprodotto nel suo insieme con una fascinosa intensità e trasparenza, che trasporta quasi per magia l’acustica di una grande sala da concerti nel salotto delle nostre case. L’imponente immagine sonora degli strumenti gravi conferisce all’immagine sonora complessiva una affascinante dimensione quasi orchestrale. Un disco da applausi a scena aperta!