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Romanzo eccezionale per passione, umanita', qualita' di scrittura e sensibilita' narrativa. Nel raccontare iatture umane come la poverta', l'umiliazione, la guerra dalla parte di chi li subisce, l'autore ci fa conoscere l'Algeria in una maniera molto profonda e toccante. Mi domando cosa lo possa avere ispirato cosi', lui che era un militare di carriera (in accademia sin dalla piu' tenera eta'). Da encomio e' anche il modo in cui considera le ragioni dei colonizzati e dei coloni, perche' un conto sono le questioni politiche di governi e ministri, un altro le vite di coloro i quali si erano insediati al fianco, o piu' spesso a scapito, degli autoctoni. Non dimentichiamoci che nella stessa Algeria, cosi' come in Tunisia e Libia, nel primo Novecento c'erano centinaia di migliaia di italiani, in fuga da un Mezzogiorno poverissimo e disastrato. Li' si erano rifatti una vita, cosi' come succede ai protagonisti europei di questo romanzo; la fine drammatica cui erano andati incontro, con tanto di permanenza in campi di concentramento, era un epilogo ingrato. Cio' detto, la vicenda francese e' piu' grave perche' insozzata di un'ideologia razzista e fuori da ogni razionalita'. A posteriori, sarebbe difficile negare che l'OAS sia stato nient'altro che un gruppo terroristico. Molto amara - forse troppo - e' anche la vicenda personale di Younes. Come e' possibile che una nuvola nera lo perseguiti ininterrottamente? Ogni momento di sollievo e' interrotto da una doccia di fango. Ma si guadagna il supporto morale del lettore sino all'ultima pagina.
Ripercorrendo la vita di Younes, in Algeria dagli anni '30 al 2008, riviviamo anche la storia del paese e dei suoi conflitti. Nelle vicende, ritroviamo come protagonista principale il Destino: inevitabile e voluto dalle scelte umane. Se da una parte è come una folgore che colpisce le sue vittime, dall'altra è la conferma che: "chi è causa del suo mal pianga sé stesso". La scrittura scorrevole e lirica, ci fa quasi sognare i ricordi vissuti del protagonista tra gioie e dolori, tra amore e odio di un gruppo di giovani amici che finiranno per essere divisi dalla vita e dalle loro scelte.
Yasmina Khadra è sempre interessante, emozionante
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